Dichiarazione di Rocco Palombella, Segretario generale Uilm
“Non si placa l’opera demolitrice di Emiliano. Puntualmente, come una bomba ad orologeria, interviene non appena si intravede uno spiraglio di soluzione nella drammatica vicenda dell’Ilva”.
Tra ricorsi al TAR e prese di posizione che strumentalizzano tutto e tutti, persegue un obiettivo che nulla ha a che fare con la salvaguardia dell’ambiente, della salute e del sito produttivo di Taranto. Non si è mai visto un presidente di Regione che si sceglie le cordate industriali, diventa “esperto” di tecniche di produzione e puntualmente, come ha fatto Emiliano nell’ultima lettera inviata a Di Maio, fa aleggiare il dubbio del sospetto nell’affidamento di una gara pubblica che ha visto coinvolte autorità europee, più Ministeri e Anac. La cordata preferita da Emiliano ormai non esiste più, continuare a sostenerla è solo fumo negli occhi di tutti i lavoratori e dei cittadini. L’unico risultato che può ottenere Emiliano è quello di allontanare la cordata che ha vinto la gara, guidata da AM InvestCo, con il conseguente fallimento dell’Ilva ormai ridotta ai minimi termini, gettando nella disperazione migliaia di famiglie. Se è questo il suo obiettivo allora ci sta riuscendo, ma è da irresponsabili.
Dopo sei anni Taranto e tutti gli stabilimenti Ilva d’Italia dicono basta ai Masaniello che si sono caratterizzati in questi lunghi anni. I lavoratori hanno bisogno di tranquillità, di prospettive occupazionali e soprattutto del risanamento ambientale. Con le denunce e con i sospetti si alimenta l’odio e l’insicurezza. Noi dobbiamo continuare a lavorare per dare risposte certe e concrete al Paese. Ci aspettiamo da Di Maio una presa di posizione forte e una ripresa rapida del confronto con una conclusione entro la fine di questo mese”.