“Dobbiamo riprendere il confronto con il Governo e con Stellantis, per mettere fine alle sterili polemiche e per provare davvero a salvare il settore automotive. Chiediamo la convocazione di un tavolo presso la Presidenza del Consiglio, giacché quello aperto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy si è rivelato non solo improduttivo, ma addirittura controproducente”. È questa la posizione di Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, espressa alla audizione parlamentare presso le Commissioni riunite X della Camera e IX del Senato.
“Innanzitutto – argomenta Ficco – occorre modificare Ia politica europea di elettrificazione: il problema non è tanto la data finale del 2035, ma piuttosto il percorso autolesionista che già a partire dal prossimo anno impone di vendere quantità di vetture elettriche irrealistiche per cui il mercato non è pronto. Inoltre il Governo, in sinergia con le Regioni interessate, dovrebbe realizzare una politica industriale che metta l’Italia in grado di competere alla pari per lo meno con gli altri paesi europei, mentre oggi paradossalmente propone nella Legge di Stabilità un taglio di 4,6 miliardi al fondo automotive ereditato dal precedente Esecutivo”.
“A Stellantis – conclude Ficco – chiediamo di accelerare i lanci delle nuove vetture, di mostrare responsabilità sociale verso l’indotto, di valorizzare le competenze dei centri di ricerca italiani e di assegnare modelli non solo elettrici, ma anche ibridi e di larga diffusione. Bisogna riprendere quei progetti che sono stati interrotti, sospesi o rinviati, ad iniziare dagli investimenti su Termoli. Abbiamo bisogno di poter interloquire con una Stellantis dotata di solida governance, capace di ripristinare un confronto costruttivo e trasparente”.
Ufficio Stampa UILM