“L’incontro con il ministro Urso è stata un’occasione di aggiornamento sulla situazione che attraversano settori fondamentali come la siderurgia e l’automotive. Purtroppo, però, non abbiamo ricevuto nessuna risposta concreta sulle numerose vertenze aperte, che interessano da anni migliaia di lavoratori, e sulla gestione degli effetti della transizione ecologica, in particolare nell’automotive. Per quanto riguarda l’ex Ilva vogliamo verificare ed essere aggiornati costantemente fino alla vendita della più grande azienda siderurgica italiana perché vogliamo garanzie reali su ambiente, occupazione e produzione. Anche per quanto riguarda Piombino registriamo dei rallentamenti per arrivare a una soluzione, in particolare resistenze nel cedere aree ai nuovi investitori. Sull’ex Alcoa di Portovesme vogliamo aggiornamenti e passi in avanti reali sulla reindustrializzazione dopo tanti anni e sull’Ast di Terni vogliamo che si superino gli attuali ostacoli tra azienda e amministrazione sull’Accordo di Programma e si avvii definitivamente il piano industriale che prevede importanti investimenti”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, al termine dell’incontro al MIMIT con il Ministro Urso.
“Per quanto riguarda Stellantis negli ultimi anni abbiamo registrato una perdita di diecimila posti di lavoro, anche se con l’utilizzo di uscite incentivate e pensionamenti – sottolinea Palombella – oltre al calo drastico delle produzioni, ben distanti dal milione di veicoli auspicato. Bisogna accelerare con le politiche industriali per affrontare al meglio il passaggio all’elettrico, in primo luogo con un chiarimento definitivo da parte dell’Unione europea sulla scadenza del 2035 e sui passaggi intermedi che oggi costringerebbero a raddoppiare le quote di auto elettriche vendute. In questa direzione va la nostra richiesta di salvaguardia dell’intera filiera automotive e massima trasparenza sul futuro della Gigafactory di Termoli, per cui chiediamo un impegno straordinario affinché non sfumi il progetto di creazione della fabbrica di batterie.
“Abbiamo chiesto al ministro Urso chiarimenti su possibili nuovi produttori di auto in Italia – prosegue – arrivando a una decisione definitiva, dopo oltre un anno di polemiche e annunci. Sugli incentivi abbiamo chiesto se questi hanno aiutato l’industria italiana di auto oppure produttori stranieri e la massima attenzione da parte del Ministro sulla vendita di Comau, fiore all’occhiello della robotica di Stellantis. Per questo abbiamo chiesto da tempo un tavolo alla Presidenza del Consiglio, non ricevendo nessuna risposta. Urgono difatti interventi su ammortizzatori sociali e costo dell’energia che impegnano l’intero governo”.
“Ci aspettiamo un cambio di passo da parte del Ministro Urso e che sia Stellantis che il Governo terminino definitivamente la stagione degli annunci, delle polemiche sterili e delle promesse non mantenute – conclude – il nostro settore sta attraversando cambiamenti epocali e senza interventi urgenti e strutturali rischiamo di perdere intere filiere produttive e decine di migliaia di lavoratori. Noi continueremo a fare la nostra parte, senza alcun pregiudizio ma portando proposte concrete per salvaguardare l’occupazione e il futuro industriale del nostro Paese”.