“Esprimiamo contrarietà alla cessione di Comau a un private equity, poiché ci preoccupa il rischio di disperdere un prezioso patrimonio professionale e industriale, e chiediamo un intervento del governo”. Lo dichiarano Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.
“Stellantis ci ha informato – spiegano Palombella e Ficco – di aver firmato un accordo preliminare con One Equity Partners per la cessione del 50,1% di Comau. La sua intenzione è di completare l’operazione entro fine anno, ma in ogni caso serviranno le necessarie autorizzazioni pubbliche, quali antitrust e golden power. Secondo quanto dichiarato da Stellantis, le motivazioni della cessione risiedono da una parte nel fatto che l’automazione industriale non è considerata parte del core business del gruppo e dall’altra che Comau rendendosi autonoma potrebbe cercare occasioni di sviluppo al di fuori dall’automotive”.
“Benché l’intenzione di cedere fosse già nota – concludono Palombella e Ficco – e non ci siano effetti immediati sui rapporti di lavoro per i circa 750 dipendenti italiani coinvolti, come sindacato esprimiamo la nostra contrarietà, poiché la cessione a fondi di investimenti è sempre fonte di forte preoccupazione. Comau ha un grande patrimonio industriale e professionale che deve essere salvaguardato nell’interesse non solo dei lavoratori ma del nostro paese, per cui chiediamo che la sua cessione costituisca oggetto di massima attenzione già al tavolo ministeriale convocato il 7 agosto”.
Ufficio Stampa UILM