Il 15 luglio a Roma presso la sede di Unindustria Roma si è tenuto il terzo incontro tra le segreterie Nazionali di Fim Fiom Uilm, che unitamente alle Rsu e alle strutture territoriali hanno ripreso il confronto con la Direzione di Leonardo e della Divisione Aerostrutture.
L’avvio della riunione è stato segnato da un annuncio importante fatto dal Direttore della Divisione Elicotteri che nel ribadire la scelta di Grottaglie per l’impianto di assemblaggio finale del convertiplano AW 609 ha anche annunciato che, quando il sito tarantino libererà gli spazi necessari all’insediamento industriale, saranno spostate nel sito ulteriori attività relative all’AW 101 e all’assemblaggio strutturale di alcune parti del 609.
Tale esigenza scaturisce dal bisogno di liberare spazi produttivi nel sito di Brindisi il quale sarà impattato da una crescita esponenziale delle attività inerenti l’AW189 sito che vedrà un’ulteriore espansione della propria capacità produttiva e di diversificazione prodotto attraverso gli investimenti previsti per la realizzazione delle nuove linee di manutenzione per le attività di customer service per tutti i clienti del Centro Sud.
Questo il prologo dell’incontro che ha sancito con pragmatismo costruttivo che il tema della diversificazione di Grottaglie si sta continuando ad affrontare, anche in coerenza con il precedente accordo sottoscritto per la Divisione Aerostrutture, senza depauperare competenze tecnologiche e di prodotto in nessuno dei siti oggi attivi nel contesto Leonardo.
La riunione è proseguita con l’accoglimento di quella che era una delle richieste sindacali fatta negli incontri precedenti e sulla quale, fino alla scorsa riunione, ci eravamo trovati su posizioni divergenti, inerente la modalità con cui si dovesse gestire la fase contingente di rallentamento generata dalla diminuzione dei ritiri che Boeing aveva pianificato inizialmente.
Su questo tema abbiamo avuto un avanzamento importante, scongiurando di fatto la fermata totale del sito più volte annunciata dall’azienda negli incontri precedenti, condizione realizzata attraverso le nostre sollecitazioni e grazie alle iniziative messe in campo, che determinerà una riduzione della produzione ma al contempo garantirà che il sito non si fermerà completamente ma continuerà a lavorare con un turno unico di lavoro.
Riteniamo quest’avanzamento un’importante tutela per tutti i lavoratori diretti ma soprattutto per i lavoratori dell’indotto, oltre ad essere un segnale positivo che sottolinea la valenza di una operazione che consentirà di offrire al sito e al territorio una ulteriore opportunità di attività pregiate, potenzialmente suscettibili di ulteriore crescita, connotando concretamente il percorso di diversificazione iniziato con l’accordo del 17 gennaio del 2022.
Restano però ancora distanze significative relativamente al percorso di diversificazione sul quale abbiamo la necessità di avere tempi, modalità operative e organizzative certe che dovranno essere oggetto di un cronoprogramma chiaro e condiviso.
Riteniamo oltremodo necessario che il cronoprogramma dovrà contenere ed esprimere con chiarezza i numeri relativi al valore dei singoli investimenti, le tempistiche inerenti la realizzazione degli stessi oltre alle modalità di ingresso delle maestranze per definire il percorso di crescita e individuare specifiche sinergie tra le varie divisioni che si insedieranno a Grottaglie al fine di compensare eventuali futuri vuoti lavoro.
Riteniamo che tali distanze si devono colmare per permetterci di superare quelle criticità che non ci hanno ancora consentito di addivenire alla sigla di un accordo quadro.
Uffici stampa di Fim, Fiom e Uilm nazionali