Nella giornata di mercoledì 15 maggio, presso Assolombarda, si sono incontrati la direzione aziendale di Alstom, le segreterie nazionali, territoriali di Fim, Fiom e Uilm e il Coordinamento dei delegati per la consueta informativa come previsto da CCNL e accordi di Gruppo.
Il quadro complessivo delineato nella relazione dell’amministratore delegato e ribadito negli interventi dei dirigenti delle specifiche linee di business è molto positivo e in controtendenza rispetto a qualche difficoltà del gruppo nel resto d’Europa dopo l’acquisizione di Bombardier.
Il volano del PNNR, che nel settore ferroviario sta producendo effetti concreti, grazie a importanti gare e significative commesse hanno garantito crescita dei ricavi, un Ebit al 12% (contro un 6,6% global) e un portafoglio ordini di 8 mld di euro circa che garantisce saturazioni e crescita in tutti i siti per il prossimo triennio almeno.
Crescita del numero dei dipendenti che superano i 4 mila (compresi circa 400 con contratti precari), 9 siti produttivi, 40 cantieri di manutenzione sono i numeri che certificano una stabilità e centralità di ogni realtà che rafforza le sue attività in ogni linea di business dalla produzione con importanti commesse per treni AV di Italo, conferma delle produzioni per Il Pop, treni per ferrovie Alto Adige, ferrovie Romania e locomotori per il sito di Vado Ligure oltre ai tre treni ad idrogeno di cui uno già avviato alle prove in Germania, solo per citare alcune delle più importanti. Lo stesso vale per la manutenzione con contratti importanti con Fs, il contratto trentennale con NTV per la manutenzione di Italo e la internalizzazione della verniciatura che garantirà una crescita occupazionale al sito di Nola (NA).
Sul premio di risultato abbiamo avuto riscontri positivi con Bologna, Bari, Firenze, Savigliano, Vado Ligure e Roma segnalamento che raggiungono il 100% del valore contrattato. Sesto S. Giovanni e Asi al 99%. Roma Infrastrutture raggiunge l’80% del valore e Valmadrera (LC) non ancora definito per un contenzioso da dirimere.
Nel corso dell’incontro, Fim, Fiom Uilm e il Coordinamento nazionale ha ribadito la richiesta di non procedere agli “assorbimenti” dell’aumento contrattuale che sarà definito grazie alla “clausola di garanzia sull’IPCA” e messo in pagamento con la retribuzione di giugno 2024.
Fim, Fiom Uilm e il Coordinamento nazionale esprimono soddisfazione per i risultati raggiunti sul PDR, prendono atto positivamente delle prospettive generali del gruppo in Italia e anche per queste ragioni hanno chiesto all’azienda di aprire un percorso finalizzato alla stabilizzazione graduale di parte dei somministrati a partire dagli staff leasing che hanno nella quasi totalità dei casi una significativa anzianità aziendale.
Il prossimo appuntamento sarà calendarizzato a breve e si svolgerà in modalità da remoto con ordine del giorno adeguamento numeri Coordinamento e nuovi target per Pdr anno fiscale 2024/25.
Fim, Fiom, Uilm nazionali