“Avio Rivalta è una realtà importante del territorio, con circa 2.100 dipendenti è il sito più grande di Ge Avio e fa registrare volumi produttivi in aumento. Di questo siamo molto soddisfatti, e siamo convinti che i buoni risultati raggiunti siano stati possibili anche grazie al rinnovo dell’integrativo. Adesso dobbiamo usare tutte le nostre forze per il rinnovo del CCNL Fefedermeccanica-Assistal dove puntiamo all’aumento dei salari con una richiesta di 280 euro al livello medio nel triennio e alla sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
“L’ipotesi di piattaforma che abbiamo presentato come Fim Fiom Uilm e che presto verrà sottoposta al voto dei lavoratori è composta da undici punti – aggiunge – che spaziano dalla parità di genere alla formazione, dalle relazioni industriali alla partecipazione, dall’inquadramento agli appalti e alla sicurezza sul lavoro. Sono tutti elementi indispensabili che vengono tenuti insieme da due punti chiave, ovvero l’aumento dei minimi salariali che devono servire a restituire dignità a 1,4 milioni di lavoratori metalmeccanici e la riduzione dell’orario di lavoro, per avvicinare i giovani alle fabbriche e per gestire le crisi legate a cambiamenti epocali come transizione ecologica e digitale e intelligenza artificiale”.
“Inoltre – spiega il leader Uilm – abbiamo stabilito la non assorbibilità degli incrementi salariali. Pensiamo, infatti, che i lavoratori che vengono premiati individualmente debbano mantenere il loro premio di risultato indipendentemente dall’incremento sui minimi. Nella piattaforma facciamo in modo di considerare centrare il CCNL Federmeccanica-Assistal allontanando qualsiasi forma di precarietà. Chiediamo infatti che il lavoro sia stabile e di conseguenza più sicuro”.
“Il nostro è un contratto che guarda al futuro – conclude Palombella – perché puntiamo a rompere alcuni tabu per fare ancora una volta la storia di questo Paese. Vogliamo, oggi più che mai, mettere al centro del lavoro la persona con la sua dignità e con il suo ruolo sociale. Più salario e meno orario sono la chiave di questa nostra rivoluzione. Sono certo che anche questa volta noi metalmeccanici sapremo fare la differenza”.
Ufficio Stampa Uilm