“In questo territorio il settore del bianco ha una lunga storia e purtroppo il 2023 non è stato un anno semplice, anzi peggiore rispetto al 2022, con fermi produttivi e ammortizzatori sociali. Whirlpool attualmente conta nell’unico sito produttivo rimasto di Melano a Fabriano, circa 500 dipendenti. Le preoccupazioni sono forti, viviamo nell’incertezza derivante dalla vendita del 75% ad Arcelik, ma noi vigileremo e terremo alta l’attenzione su questa vertenza. Per quanto riguarda Electrolux, c’è stata anche qui una forte contrazione dei volumi produttivi con ricorso frequente all’utilizzo della cassa integrazione. Elica, dopo lo spostamento di un milione di cappe in Polonia nel 2021, oggi conta 350 persone e il sito produttivo ha piena saturazione”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
“Per IMR, ex Caterpillar – dice – finalmente si sta muovendo qualcosa, il progetto Lamborghini è partito con i primi lavoratori che stanno facendo formazione a Teramo e l’azienda ha iniziato i primi interventi per l’avvio delle produzioni. Sarà un percorso lungo che si spera porterà alla piena occupazione probabilmente nel primo trimestre del 2025. Nel territorio ci sono altre realtà importanti come CnhI e Fincantieri”.
“Lo stabilimento Gem Elettronica di San Benedetto del Tronto – aggiunge Palombella – dove si producono radar militari, nei prossimi mesi passerà sotto il controllo di Leonardo, un Gruppo che ha dimostrato di essere molto solido. Il territorio, quindi, nonostante la vocazione forte per gli elettrodomestici è abbastanza variegato e il rinnovo del CCNL che ci apprestiamo a negoziare con Federmeccanica e Assistal servirà a dare le tutele minime a 1,4 milioni di lavoratori in tutta Italia”.
“Le nostre rivendicazioni – spiega il leader Uilm – sono contenute in una piattaforma Fim Fiom Uilm che è composta da 11 punti, dal salario all’orario di lavoro, dalla formazione alla partecipazione, dalla parità di genere alla sicurezza sul lavoro, dagli appalti alle relazioni industriali. Il nostro slogan più salario meno orario è il motivo principale di questi capitoli: vogliamo aumentare i salari dei lavoratori chiedendo 280 euro nel triennio di incremento sui minimi salariali al livello medio e una sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali che poi puntiamo a estendere a tutto il settore”.
“Siamo pronti ad affrontare un’altra grande sfida, certi di riuscire a portare a casa un altro importate contratto dei metalmeccanici”, conclude Palombella.
Ufficio stampa Uilm