Consiglio Emilia-Romagna; Palombella (Uilm): “Più salario meno orario al centro delle nostre richieste salariali, Toyota insegna che si può fare”

“Con oltre 150mila metalmeccanici la Regione è senza dubbio molto importante per il nostro settore. La situazione è abbastanza variegata, anche se continua in generale un forte utilizzo della cassa integrazione, soprattutto per le aziende medio-piccole. In altre, come Ducati, stiamo continuando il negoziato per il rinnovo dell’integrativo. La Marelli di Crevalcore ha un nuovo investitore, Tecnomeccanica, azienda italiana che si impegna ad assumere 152 addetti dei 229 totali, oltre a un investimento di 22 milioni nei prossimi tre anni con un forte orientamento ai componenti meccanici per l’industria automobilistica. Continueremo a vigilare e a batterci per ottenere la piena tutela di tutti i lavoratori”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.

“Una delle crisi più preoccupanti del territorio – continua il leader Uilm – è quella di Industria Italiana Autobus, il 9 febbraio c’è stato un grande sciopero di 8 ore con presidio davanti al Ministero. Chiediamo la conferma di Invitalia e Leonardo nelle società e un imprenditore privato affidabile. In ogni caso chiediamo di essere consultati prima che sia assunta ogni decisione, per poter conoscere i piani industriali e poter esprimere il punto di vista dei lavoratori”.
“Nella Regione – aggiunge – ci sono anche numerose aziende artigiane, come quelle nel cesenate, che fanno molta cassa integrazione e cercano di resistere. Nel territorio di Forlì non posso non citare Electrolux con la crisi che interessa 900 lavoratori. È stato siglato un contratto di solidarietà per evitare licenziamenti collettivi. Siamo ora impegnati anche in una durissima trattativa per la gestione degli ulteriori esuberi”.

“Poi c’è tutto il comparto dell’automotive – spiega ancora Palombella – tra Toyota, Maserati, il meccanico agricolo, che vivono luci e ombre della transizione ecologica e delle scelte mancate del nostro Governo ma anche in Europa. Una nota positiva quella della Toyota dove c’è un accordo per la riduzione dell’orario di lavoro e che vive una situazione di stabilità produttiva. Un elemento che caratterizza anche la piattaforma per il rinnovo del CCNL Federmeccanica-Assistal e la piattaforma Fim Fiom Uilm che sottoporremo a fine mese alla controparte”.

“La piattaforma – conclude – è composta da 11 punti, tutti ugualmente importanti, ma gli elementi chiave sono sicuramente due: l’aumento salariale richiesto di 280 euro nel triennio al livello medio e la riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali. Vogliamo avviare una fase di sperimentazione per arrivare poi ad estenderlo a tutti i settori. Siamo sempre più convinti che più salario e meno orario siano la chiave di volta per gestire le crisi, avvicinare i giovani alla fabbrica e rilanciare l’industria metalmeccanica”.

Ufficio stampa Uilm