“Dopo l’approvazione degli organismi nazionali di Fim Fiom Uilm si apre la lunga e complicata stagione dei rinnovi dei contratti nazionali. Non siamo preoccupati dalla trattativa che si aprirà con Federmeccanica e Assistal nei primi giorni di aprile perché la nostra piattaforma risponde ai bisogni e alle necessità dei lavoratori. Un aumento salariale di 280 euro nel triennio 2024-2027 rappresenta una risposta importante ai lavoratori che stanno soffrendo per l’alta inflazione. Questo aumento si aggiunge ai quasi 300 euro che i lavoratori percepiranno grazie al contratto che scadrà a giugno 2024. Inoltre abbiamo messo al centro delle nostre richieste l’avvio della sperimentazione della riduzione di orario di lavoro a parità salariale a 35 ore per poi estenderla a tutti i lavoratori del settore. Questo sarà uno strumento fondamentale per affrontare gli effetti occupazionali della transizione ecologica, digitale e dell’intelligenza artificiale e le crisi industriali. Chiederemo al Governo di prevedere misure che agevolino la riduzione dell’orario di lavoro, a partire dai circa 20 miliardi di euro spesi ogni anno per ammortizzatori sociali che impoveriscono i lavoratori e non danno risposte per il futuro occupazionali”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.
“La piattaforma comprende anche altri punti importanti come misure specifiche per implementare e migliorare la formazione, anche in periodi in cui si utilizzano ammortizzatori sociali, aumento e rafforzamento della sicurezza e dei diritti, a partire dalla parità di genere e alla forte limitazione dei contratti precari” prosegue il leader Uilm.
“Questo contratto dovrà rappresentare una svolta per il nostro settore, dovrà dare le basi e gli strumenti per affrontare le sfide epocali che già abbiamo di fronte, per salvaguardare l’occupazione, le filiere industriali e l’economia italiana” continua.
“Siamo pronti alla trattativa – conclude – sappiamo che ci troveremo di fronte aziende che non accetteranno le nostre proposte ma noi ci batteremo con ogni mezzo per arrivare a un contratto che segni la storia del nostro Paese e indichi la strada agli altri contratti nazionali scaduti”.
Ufficio Stampa UILM