Stellantis: il problema degli scatti di anzianità, assorbiti ai lavoratori con la riforma del sistema di inquadramento, costituirà oggetto di confronto della prossima commissione inquadramento

Abbiamo posto a Stellantis il problema degli scatti di anzianità che furono assorbiti per talune categorie professionali in occasione del passaggio dal vecchio al nuovo inquadramento.

Nel febbraio 2020, col passaggio dai gruppi alle aree professionali, alcune categorie, allorché passarono alle aree professionali, si videro assorbire difatti gli scatti di anzianità per un valore pari all’incremento della paga base; al contempo chi viceversa, a causa del medesimo passaggio, riceveva una paga base minore si vide attribuire un superminimo non assorbibile di pari importo. In tal modo si garantiva che il passaggio dai gruppi alle aree professionali avvenisse senza alcun’incidenza salariale, cosicché nessuno ci guadagnasse e nessuno ci perdesse.

Per fare un esempio un lavoratore di IV gruppo II fascia (ex quarto livello), che passava in II area professionale ed aveva 6 scatti di anzianità, riceveva una paga base di 1760,68 euro anziché 1710,64, ma a tale incremento corrispondeva un assorbimento degli scatti di anzianità di 50,04 euro dai 160,5 euro riconosciti a titolo di scatti, trovandosi dunque oggi il relativo ammontare pari a 110,46 euro.

Col tempo però quel principio di invarianza salariale ha determinato una differenza con i lavoratori assunti o promossi in data successiva alla riforma dell’inquadramento. È per questo motivo che abbiamo chiesto a Stellantis di far ricominciare a decorrere la maturazione degli scatti nei casi in cui e per la parte che fu a suo tempo assorbita. Abbiamo quindi concordato con la direzione aziendale che il tema in questione sarà oggetto di esame del gruppo di lavoro nazionale sull’inquadramento professionale che è previsto riprenda i suoi lavori il prossimo mese.

Se l’accordo sul nuovo inquadramento garantì all’epoca che il passaggio dai gruppi alle aree avvenisse senza che nessuno ci rimettesse o ci guadagnasse, reputiamo ragionevole ora creare un meccanismo che parifichi la situazione dei lavoratori che svolgono le stesse mansioni a prescindere dalla data in cui sono stati assunti o promossi. 

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