Comnet/Tsd: non è come sembra!

Si svolto ieri il secondo incontro di esame congiunto con il gruppo dirigente di TSD e Com.Net ed il coordinamento nazionale delle rsu e dei territori.

In data 14 dicembre le oo.ss avevano inviato alle due società ulteriore richiesta d’incontro per avere ulteriori informazioni circa il futuro piano industriale di TSD, piano che ad oggi è in via di definizione, perciò ad oggi il dottor Pompei, che al tavolo rappresenta TDS, ha informato le oo.ss. circa le buone prospettive di mercato con un importante portafoglio ordini che crea qualche difficoltà a causa della poca marginalità.

Poche e confuse anche le risposte circa il nuovo assetto organizzativo di TSD.

Resta confermato il portafoglio ordini di Com.net. per un valore di 220 milioni circa nel triennio, che si concentra in Toscana nei cantieri di Arezzo, Grosseto, Firenze, Pistoia e Prato la cui missione industriale rimane la distribuzione e trasporto di energia; dal 1 gennaio Com.net sarà fortemente ridimensionata riducendo il proprio organico a 330 lavoratori, in tal senso l’azienda dichiara di avere necessità di assumere circa 100 lavoratori nell’arco del 2024.

Come oo.ss. abbiamo confermato tutta la nostra preoccupazione e contrarietà rispetto ad una operazione che ad oggi non si caratterizza per trasparenza, infatti alla richiesta di sapere come sia stato sanato il bilancio di TSD che riporta una perdita di quasi 12 milioni alla fine del 2022, la risposta data al tavolo è che tale operazione non è stata fatta con finanza del gruppo e che nel momento dell’acquisizione i conti erano a posto.

Il coordinamento ritiene sbagliata l’operazione di affitto di ramo e soprattutto ribadisce che allo stato attuale i lavoratori e le lavoratrici coinvolte dalla procedura che prevede anche il cambio del ccnl da metalmeccanici a telefonici perderanno il prossimo aumento previsto dal CCNL, consideriamo quindi questa operazione un risparmio fatto sulla pelle delle persone. Data anche l’indisponibilità delle società a condividere un percorso con le parti sociali che preveda la possibilità di riconoscere ai lavoratori le condizioni di miglior favore in concorrenza tra i due contratti.

Lascia basiti la dichiarazione del dott. Lucherini, che rappresenta Com.net. che attribuisce il ritardo del pagamento delle tredicesime a mancati pagamenti di fatture relative a lavori eseguiti a Tim.

Nessuna soluzione circa le pendenze nei confronti del personale; non ci sono risorse per versare i contributi previdenziali nei fondi integrativi, non sarà erogato il saldo di 100 euro entro il 31 dicembre come precedentemente dichiarato, il pagamento delle tredicesime slitta (forse) al 27 dicembre.

L’incontro è terminato con la richiesta da parte delle organizzazioni sindacali, della sottoscrizione di un verbale di mancato accordo, ma anche su questo sia Com.net che TSD non si sono dichiarate disponibili.

 

Coordinamento Rsu Comnet
Fim, Fiom, Uilm nazionali