“Apprezziamo il sostegno fattivo dimostrato dalla Regione Emilia-Romagna nella drammatica vertenza della Marelli di Crevalcore e confidiamo che il suo sostegno potrà essere decisivo per scongiurare la chiusura della fabbrica e il licenziamento dei duecentotrenta lavoratori coinvolti”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive, e Stefano Lombardi, segretario generale della Uilm Bologna.
“La Regione Emilia-Romagna – spiegano Ficco e Lombardi – si è unita a noi nel chiedere a Marelli il ritiro della procedura di chiusura di Crevalcore, ma in aggiunta ha offerto il suo supporto per un potenziale piano di riconversione industriale. Inoltre ci ha dato manforte anche nel chiedere garanzie per il vicino sito di Bologna. Siamo fiduciosi che tale supporto possa dimostrarsi decisivo. Purtroppo però per il momento Marelli ha rifiutato la richiesta di ritirare la procedura di chiusura e questo ha reso impossibile proseguire la discussione. Di conseguenza proseguiranno le mobilitazioni sindacali”.
“All’incontro del giorno 3 ottobre – concludono Ficco e Lombardi – presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, chiederemo di impiegare presto e bene i fondi già stanziati per l’automotive dal precedente Governo. Gli oltre 5 miliardi di euro a disposizione del settore devono essere impiegati innanzitutto per incentivare piani di riconversione industriale, in mancanza dei quali Crevalcore non sarà né la prima né l’ultima vittima del processo di elettrificazione, ma anzi sarà seguita dalla perdita di molte decine di migliaia di posti di lavoro”.