“La realtà industriale di Pesaro e Urbino, caratterizzata da qualche grande azienda e una miriade di piccole e medie realtà è in piccolo il quadro del Paese. La situazione della metalmeccanica vede alcuni settori più in crisi di altri, con la spada di damocle della transizione ecologica e digitale unita al problema dell’inflazione che attraversa in modo trasversale tutti i comparti. Il punto fermo resta il sindacato che oggi più che mai gioca un ruolo indispensabile a difesa dei lavoratori e delle loro famiglie”, così il Segretario generale Uilm Rocco Palombella.
“A partite da settembre ci aspettano appuntamenti importanti – continua – primo fra tutti la preparazione della piattaforma per il prossimo rinnovo del CCNL. La Uilm continuerà a chiedere più salario, la difesa della clausola di salvaguardia grazie alla quale abbiamo adeguato i salari all’inflazione, e chiederemo la sperimentazione di forme di riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione”.
“In Italia – insiste il Leader Uilm – manca purtroppo il ruolo attivo del Governo, manca una politica industriale di prospettiva, mancano gli investimenti a lungo termine e strutturali. Questo è quello che noi da sempre rivendichiamo. Ecco perché il 7 e il 10 luglio abbiamo dichiarato quattro ore di sciopero da Nord a Sud. I lavoratori hanno risposto bene, con prontezza e determinazione, perché noi siamo sempre stati dalla loro parte”.
“Il compito del sindacato quindi – conclude Palombella – diventa ancora più arduo: condizionare il Governo e condizionare le imprese. Indicare la strada, avere una visione del futuro che tuteli i giovani, l’ambiente, il nostro grande patrimonio industriale senza il quale non ci sarebbe più ricchezza in questo Paese. Per tutto questo continueremo a impegnarci, non ci fermeremo e resteremo in prima linea pronti a fare la nostra parte”.
Ufficio Stampa UILM