Jsw; Gambardella (Uilm): “I lavoratori di Piombino non si rassegnano a declino industriale, ora da Governo interventi straordinari”

 

“Oggi tanti lavoratori dello storico stabilimento siderurgico dell’ex Lucchini hanno scioperato e hanno manifestato in corteo, arrivando sotto la sede del comune di Piombino. Dopo tanti anni di promesse non mantenute, sia dall’azienda che dai vari Governi che si sono succeduti, i lavoratori sono indignati e delusi ma non sono scoraggiati e non si rassegnano al declino industriale e occupazionale e all’impoverimento di un’intera comunità. Dopo lo spegnimento dell’altoforno nel 2014 non ci sono stati i progetti che ci avevano prospettato, a partire dal forno elettrico. Le responsabilità sono chiare e sono delle istituzioni locali e nazionali, oltre che dell’azienda. L’immobilismo di questi anni ha prodotto solo il netto peggioramento della situazione, con centinaia di lavoratori in cassa integrazione con salari non dignitosi, inferiori ai mille euro. Il futuro di questo territorio passa dal rilancio industriale e non solo dal turismo e dai servizi. La nostra mobilitazione, che ha visto una grande partecipazione dei lavoratori, non finirà finché non avremo risposte concrete dal Governo. Il prossimo 31 luglio, dopo tre mesi dall’ultimo incontro, ci vedremo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e lì ci aspettiamo impegni precisi e definitivi per rilanciare lo storico stabilimento di Piombino. Se si vuole risolvere positivamente la vertenza occorre che il Governo adotti provvedimenti straordinari al pari di quelli che sono stati adottati e che dovranno essere adottati per salvare l’ex Ilva di Taranto, la produzione delle rotaie della ex Lucchini di Piombino è altrettanto strategica per il nostro Paese”. Lo dichiara Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm, al termine della manifestazione organizzata da Fim Fiom Uilm a Piombino per l’ex Lucchini.

Ufficio Stampa UILM