Ieri 7 giugno, in Roma presso la UIR, si è tenuta la riunione delle Rsu della MBDA Italia che unitamente alle segreterie territoriali ed alle segreterie nazionali, si sono incontrate con la direzione Aziendale per proseguire il confronto che dovrà portare alla sottoscrizione del nuovo Contratto Integrativo Aziendale.
Nell’ incontro di ieri ci si è soffermati su due temi che caratterizzano la rivendicazione economica di tutta la piattaforma di secondo livello.
Premio di Risultato e Target Bonus per le alte professionalità (liv. B3 e A1).
L’illustrazione fatta dalla Direzione aziendale ha evidenziato nel merito gli aggiustamenti rispetto ad uno schema di carattere generale sul PdR, per il quale avevamo chiesto gradualità di erogazione per gli indicatori legati ai risultati Italia e valorizzazione dei singoli indicatori con peso diverso.
- Ore Dirette, Margine It e EBIT IT sono indicatori che valorizzano le attività ed i traguardi cui MBDA Italia ambisce. Reputiamo importante che siano stati valorizzati singolarmente. Un primo passo in avanti che crea le condizioni per arrivare a definire un accordo del nuovo PdR. Naturalmente, resta ancora da definire l’ammontare teorico che potrà essere raggiunto come valore assoluto, ancora troppo distante dalla richiesta avanzata in piattaforma.
- Il Target Bonus, come presentato nella sua nuova veste, rende percepibile la connessione fra risultati raggiunti dal singolo che unitamente a quelli aziendali ed alla valutazione del proprio contributo, generano importi premiali interessanti. È apprezzabile la disponibilità aziendale a costruire un sistema più trasparente e legato ad elementi oggettivi, ma considerando che ci si accinge ad abbandonare un modello che ad oggi assicura una continuità economica ricorrente, reputiamo fondamentale, anche sulla base della richiesta degli incrementi fatta in piattaforma, su IBS ed SBS, opportuno fare ulteriori approfondimenti.
- In aggiunta a queste disponibilità, la Direzione aziendale ha dichiarato apertura a considerare un incremento di € 50/mese per la voce superminimo collettivo. Inizio timido ma sarà oggetto di discussione.
In questo contesto di confronto, dovremo naturalmente considerare gli effetti degli incrementi derivanti da CCNL per i quali rivendichiamo la non assorbibilità dai superminimi e su cui l’attenzione è elevata, poiché è uno degli elementi utili a recuperare potere d’acquisto delle retribuzioni di lavoratrici e lavoratori!
Il prossimo incontro è stato fissato per il 14 giugno prossimo.
Coordinamento nazionale MBDA ITALIA
Fim, Fiom, Uilm nazionali