In data odierna, si è tenuto il primo sciopero unitario di Fim, Fiom e Uilm del settore impiantistica ed installazione TLC, con presidio dei lavoratori sotto il MIMIT.
Il tasso di adesione allo sciopero è stato altissimo, ha raggiunto picchi del 90% in alcuni siti.
Il contributo delle lavoratrici e dei lavoratori è stato fondamentale durante la pandemia per la garanzia e la continuità dei servizi esplosi durante l’emergenza sanitaria, garanzia e continuità del servizio delle TLC che è passata dal grande sforzo al quale sono stati sottoposti lavoratrici e lavoratori.
A gridare a gran voce sotto al Ministero c’erano le delegazioni delle lavoratrici e dei lavoratori provenienti da tutta Italia, della Sirti, Italtel, Site, Sittel, Siat, Com.Net, Circet, Alpitel, Cotes, che chiedevano al Ministero delle imprese e del Made in Italy l’istituzione di un tavolo permanente circa la necessità di introdurre nel settore clausole sociali nei cambi di appalto, per smantellare il meccanismo delle gare al massimo ribasso e favorire attraverso strumenti specifici il ricambio generazionale all’interno del settore.
E’ altresì necessario che il Ministero si impegni al monitoraggio della filiera della TLC attraverso controlli e non liberalizzazioni nel mondo degli appalti e dei subappalti che creano solo precarietà, dando la possibilità alla criminalità organizzata di annidarsi e di sottrarre attività lavorativa a quelle aziende che invece operano nella trasparenza, nella legalità ed applicano i contratti collettivi nazionali e aziendali e che non garantiscano la salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.
A seguito dell’incontro tra le Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e una delegazione di lavoratori con la Sottosegretaria Bergamotto è stato portato a casa un primo grande risultato. E’ stato infatti calendarizzato per il prossimo 22 giugno presso il MIMIT il primo tavolo di settore con al centro le rivendicazioni alla base dello sciopero odierno. Un tavolo, quello del 22 giugno, al centro delle rivendicazioni presenti, nella vertenza aperta da Fim Fiom Uilm e che per noi rappresenta solo il primo obiettivo raggiunto.
Siamo pronti ad iniziare il confronto con il governo che, come abbiamo avuto modo di rappresentare al tavolo, dovrà assumersi la responsabilità di fare scelte coraggiose se veramente determinato a dare un futuro certo e dignitoso all’intero settore.
Fim, Fiom, Uilm nazionali