“La provincia di Latina è un patrimonio industriale fatto soprattutto di piccole e medie imprese, con alcune eccezioni come Leonardo, Slim Alluminium, Sicamb, Aviointiriors e altre realtà più grandi. Il territorio soffre molto per la mancanza di infrastrutture come, ad esempio, un collegamento veloce con l’A1, ma i lavori sulla Pontina148 vanno a rilento e la mancanza di porti e aeroporti scoraggia gli industriali a investire”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm al Consiglio della Uilm Latina.
“Il nostro settore – aggiunge – soffre molto dell’aumento dei costi energetici, le aziende sono in difficoltà e spesso sono costrette a fermare la produzione nonostante abbiano carichi di ordini importanti. Tutto questo porta anche alla richiesta di ulteriore cassa integrazione. Parliamo di aziende per lo più siderurgiche, come fonderie, lavorazioni di metalli, di conseguenza sono altamente energivore”.
“Per quanto riguarda l’aerospazio – dice Palombella – Sicamb già nel 2020 ha fatto richiesta di concordato preventivo per crisi economica, tra l’altro già provato. Aviontiriors, invece, vede una situazione in leggero miglioramento grazie all’entrata di nuove commesse. Pensando alla transizione ecologica ci rendiamo conto di come l’Italia sia estremamente debole rispetto ad altri Paesi europei. Il Pnrr sembrava la soluzione a tutti i mali, e invece a quanto pare abbiamo difficoltà a portare avanti i progetti”.
“Il Governo – spiega – deve tornare a mettere al centro dell’agenda politica il lavoro e la salvaguardia dell’industria manifatturiera. La fase in cui ci troviamo ci pone ancora una volta di fronte al problema delle scelte da compiere. La politica deve decidere come vuole affrontare i problemi per traghettare il nostro Paese verso un futuro che garantisca lavoro, crescita e ricchezza”.
“Per quanto riguarda noi – conclude Palombella – stiamo per avviare una nuova fase che guarda al prossimo rinnovo del CCNL. Punteremo a ridare ai lavoratori il potere d’acquisto perso con l’alta inflazione e metteremo al centro della discussione nuovi strumenti, come la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, che apriranno le fabbriche ai lavoratori del futuro”.
Ufficio Stampa UILM