“Negli ultimi anni abbiamo affrontato crisi senza precedenti, prima a causa della pandemia poi per la guerra in Ucraina. Nonostante questo, siamo riusciti a rinnovare prima il Contratto nazionale, grazie anche a Leonardo, e poi dell’integrativo aziendale, dopo una lunga discussione.
Le gravi difficoltà hanno messo a dura prova il Gruppo Leonardo, ma grazie alla nostra lotta e al modello costruttivo di relazioni industriali creato negli anni, abbiamo ottenuto importanti risultati, salvaguardando l’occupazione e il futuro industriale. Abbiamo evitato la vendita di asset come Sistemi Difesa (ex Oto Melara e Wass) e Automation di Genova, abbiamo gestito la chiusura di diversi siti della Divisione Elettronica salvaguardando l’occupazione, abbiamo superato le importanti criticità nella Divisione Aerostrutture, in particolare la monocommittenza a Grottaglie con programmi aggiuntivi. Ora la situazione sta migliorando, quest’anno non sarà utilizzata la cassa integrazione in nessuno stabilimento e la prospettiva industriale è positiva. Oggi, con la presentazione di una piattaforma ambiziosa e concreta, vogliamo aprire un nuovo percorso che rappresenti un cambio di passo in uno dei maggiori Gruppi italiani, puntando su aumenti salariali, su un solido futuro industriale e su strumenti innovativi per vincere le sfide future e l’evoluzione del lavoro, come la riduzione dell’orario di lavoro”. Lo dichiarano Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, e Bruno Cantonetti, Segretario nazionale e Responsabile del settore.
“Leonardo rappresenta un Gruppo strategico per il Paese – sottolineano – anche per le filiere territoriali che è stato in grado di sviluppare, con decine di migliaia di occupati e la creazione di un valore aggiunto significativo. Ora bisogna definire programmi e scelte industriali che vadano verso una sempre maggiore cooperazione con partner internazionali per aumentare il peso dell’industria italiana, come avviene con MBDA, con un ruolo da protagonista del Governo italiano con la definizione di chiare politiche industriali”.
“La piattaforma per il rinnovo dell’integrativo deve avere al centro sia tematiche economiche che sociali. Oltre all’aumento salariale che riteniamo prioritario, insieme all’uniformità salariale in tutta la One Company, ci deve essere l’avvio di un percorso di sperimentazione di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario” continuano.
“Per l’importanza che riveste Leonardo nel nostro Paese, questo Gruppo può fare da apripista mettendo in campo strumenti che rispondano alle nuove esigenze dei lavoratori, in particolare dei giovani, a un miglior bilanciamento tra lavoro e vita privata e a un maggior coinvolgimento dei lavoratori nel modello di governo aziendale” proseguono.
“Siamo convinti che il nuovo management saprà raccogliere questa sfida e noi continueremo a fare la nostra parte di sostegno e critica costruttiva che ci contraddistingue da sempre” concludono.
Ufficio Stampa UILM