“Con oltre 450mila lavoratori metalmeccanici, La Lombardia annovera eccellenze in ogni settore: automotive, siderurgia, aerospazio, elettrodomestici e telecomunicazioni. Sebbene sia stata la più colpita durante il Covid, oggi c’è stata una forte ripresa e continua a essere la locomotiva d’Italia e tra le maggiori economie d’Europa. È un territorio che offre molte opportunità e dobbiamo saperle sfruttare al meglio anche in vista della transizione ecologica e digitale”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
“La ripresa produttiva – continua il sindacalista – ha consentito alle aziende lombarde di limitare gli effetti dello shock energetico sui risultati di bilancio, tornati prossimi a quelli del periodo pre-pandemico. Tuttavia, siamo in una fase di trasformazione che vedrà coinvolto in particolare il settore dell’auto che qui conta oltre mille aziende e 50mila addetti. Il 30% di loro rischia di perdere il posto di lavoro se la politica non interviene subito compiendo le scelte giuste”.
“Formazione da una parte, ma anche la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario – specifica Palombella – possono essere alcuni degli strumenti da mettere in campo per affrontare questo passaggio epocale. Ma dobbiamo puntare anche al prossimo rinnovo del CCNL, la cui piattaforma presenteremo entro fine anno a Federmeccanica e Assistal, in cui sarà importante la clausola di salvaguardia sul recupero dell’inflazione e l’aumento del potere di acquisto per i lavoratori”.
“Da Abb a Marelli, da STMicroelectronics a Leonardo, poi Whirlpool, Tenaris, Brembo, Lucchini, Schneider, Gruppo Mazzucconi, Evoca, Acciaierie Arvedi, Rodacciai, Dana e Iveco solo per citarne alcune – aggiunge il Leader Uilm – il territorio è una ricchezza inesorabile che dobbiamo preservare con tutte le nostre forze. La paradossale mancanza di manodopera specializzata ci deve porre l’imperativo di attrarre i giovani e farli appassionare di nuovo al settore manifatturiero che ha fatto sempre la storia del nostro Paese, questo – conclude Palombella – deve essere uno degli obiettivi del prossimo rinnovo del CCNL”.
Ufficio Stampa UILM