“Il ministro Urso continua a rilasciare dichiarazioni a mezzo stampa ma è più di un anno che attendiamo un incontro di verifica sulla vertenza dell’ex Lucchini di Piombino, più volte richiesto dalle organizzazioni sindacali. La questione, se la si vuole risolvere, non la si può discutere sui giornali ma con un incontro con tutte le parti interessate a partire dai sindacati che continuano a denunciare il dramma di centinaia di lavoratori a cassa integrazione che sopravvivono di stenti da oltre dieci anni”. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm, e Lorenzo Fusco, Segretario Uilm Piombino-Livorno.
“Si apprende, sempre attraverso i media, di un piano di largo respiro per Piombino, ma qual è questo piano? – chiedono Gambardella e Fusco – Perché il sindaco non l’ha rivelato ai lavoratori che sono al tempo stesso suoi concittadini?”.
“E poi – continuano – siamo ancora alla sceneggiata della serie infinita di confronti con Jindal: dobbiamo ricordare alle istituzioni che l’unica cosa da chiedere all’imprenditore indiano è il rispetto degli impegni sottoscritti nel 2018 ovvero la presentazione di un piano industriale”.
“Se vogliamo essere seri – concludono – occorre una urgente convocazione al MiMIT per fare il punto della situazione ed affrontare in modo risolutivo l’annosa vertenza Piombino. Se a breve non ci sarà la convocazione, lavoratori e sindacato metteranno in campo tutte le iniziative necessarie per essere convocati”.
Ufficio Stampa UILM