Nella giornata del 12 gennaio 2023, presso il Ministero del Made in Italy (ex MiSE), si è tenuto un incontro tra il coordinamento nazionale FIM-FIOM-UILM del Gruppo DEMA, con la presenza delle Segreterie territoriali e nazionali, le istituzioni di Puglia e Campania e la Direzione Aziendale del gruppo.
La riunione, sollecitata dalle Organizzazioni Sindacali, doveva avere come scopo l’analisi preliminare della bozza di Piano Industriale che sarà parte integrante della relazione tecnica da presentare al Tribunale di Napoli entro il 10 di febbraio, in relazione alla procedura concorsuale avviata lo scorso 7 settembre.
L’esposizione fatta dall’attuale responsabile legale ha rappresentato uno scenario in cui, rispetto alle azioni messe in campo negli ultimi 3 mesi, le perdite nette del gruppo hanno registrato un’inversione di tendenza, ancora non sufficiente a tenere in equilibrio la delicata situazione finanziaria, ma che comunque testimonia un’inversione di tendenza rispetto alle gestioni precedenti.
Dal punto di vista produttivo ed industriale conforta il ritrovato rapporto con i principali clienti (Airbus e Leonardo) anche se ancora si registrano problematiche, che debbono essere affrontate con maggiore determinazione al fine di potersi vedere affidati nuovi ordini, di medio e lungo periodo, che al momento hanno una finestra temporale che traguarda solo il 2023.
Sul futuro piano industriale l’azienda non è stata in grado di dire cosa sarà dei quattro siti produttivi, della garanzia dei livelli occupazionali, tanto che le Organizzazioni Sindacali di FIM, FIOM e UILM, hanno dovuto ribadire ancora una volta che bisogna garantire i livelli occupazionali tutti ed evitare che ci sia uno spacchettamento dei siti produttivi.
Le OO.SS. hanno tenuto a precisare che il futuro piano industriale non può prescindere da questi due elementi prioritari, i quali sono determinati per contribuire davvero, a rilanciare l’attività produttiva di questa importante realtà industriale.
Alla richiesta delle OO.SS, poche anticipazioni, fatto questo determinato da elementi sostanziali che ancora non hanno trovato risposte certe ed ufficiali necessarie per strutturare un piano credibile e sostenibile, risposte che dovrebbero arrivare entro il fine gennaio.
Proprio per tale ragione il Coordinamento ha chiesto e ottenuto un nuovo incontro, fissato per il 25 gennaio 2023, presso il Ministero del Made in Italy , nel quale sarà possibile aprire un confronto serie e puntuale su elementi certi e necessari se si vuole realmente traguardare soluzioni a tutela di tutte le maestranze e di tutti i territori coinvolti.
Fim Fiom Uilm Nazionali