Riunito oggi a Roma il coordinamento delle Rsu FIM FIOM e UILM della HITACHI RAIL STS unitamente alle segreterie territoriali interessate all’azienda.
L’incontro di oggi è stato fissato per fare una riflessione fra tutti e decidere su quali temi concentrare concretamente le richieste da inserire nel documento da presentare all’azienda.
Non è un mistero che pochi mesi fa si è concluso un percorso di armonizzazione dei trattamenti, fatto in seguito alla fusione delle due realtà aziendali. Nessuna delle organizzazioni sindacali disconosce il valore di quell’accordo.
Riteniamo però che da quel momento in poi siano cambiate le condizioni di contesto generale, che hanno compresso pesantemente il potere d’acquisto delle retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori della HITACHI Rail STS in Italia.
A questi bisogni, collettivamente, riteniamo sia doveroso dare delle risposte concrete! La declinazione si traduce in un elenco razionale che coinvolge molti dei titoli che sono espressione delle condizioni di trattamento economico/normativo riservate a chi lavora in questa grande realtà e che non potranno prescindere da risposte importanti.
In primo luogo chiederemo incrementi salariali che vadano a colmare l’erosione subita, e le voci da utilizzare per questo esercizio dovranno essere combinate, in parte variabili ma anche strutturali. Riteniamo infatti che non si possa prescindere da un incremento strutturale delle retribuzioni. Rivendicarlo in questo ambito non deve essere vissuto come una prevaricazione da parte dell’Azienda. Il valore della contrattazione collettiva assicura coesione e partecipazione agli obiettivi e questo valore travalica ampiamente le iniziative unilaterali che comunque all’azienda restano come leve.
La declinazione successiva dei temi da discutere, su cui crediamo ci possa essere naturale condivisione, dovrà contemplare la rivisitazione dei trattamenti di trasferta, oramai anacronistici e anche delle indennità di turno ferme da tempo.
Non possiamo poi tralasciare di sottolineare che questa deve essere l’occasione per dare un segnale, anche di indirizzo politico-strategico su quello che deve essere l’equilibrio fra le lavorazioni interne ed esterne, il tempo della Casbah ce lo siamo lasciati alle spalle e la valorizzazione delle professionalità è un caposaldo da realizzare in questa gestione.
Combinare queste esigenze con quelle di chi è in grado di contribuire pienamente, lavorando da casa darà la possibilità di diventare più attrattivi e diventare un nuovo habitat produttivo che darà quella spinta necessaria a superare la frontiera nazionale in ogni ambito, perché per crescere come serve ora a questo Gruppo, è necessario tenere tutti insieme per sviluppare quella forza d’urto che serve per arrivare a meta!
La sfida è questa, riteniamo che i lavoratori siano pronti, chiediamo che lo diventi anche il Management aziendale. Costruiremo la nostra Piattaforma e la condivideremo fra i lavoratori per renderla obiettivo di tutti.
Le priorità sono e restano, sviluppo industriale e risposte oggettive ad esigenze reali.
Coordinamento Nazionale FIM, FIOM, UILM
Segreterie Nazionali e Territoriali