La riconversione della fabbrica di meccanica di Termoli in una gigafactory è un obiettivo per cui ci siamo battuti fortemente, per assicurare un futuro a 2.000 lavoratori che altrimenti sarebbero stati colpiti dalla messa al bando dei motori endotermici. Ora però si pongono delicati problemi di tutela dei lavoratori per cui chiediamo di iniziare un confronto: occupazione, salario e ambiente sono la nostra priorità”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Francesco Guida, segretario della Uilm di Termoli.
“La discussione iniziata oggi con Stellantis – spiegano Ficco e Guida – parte da un assunto importante, vale a dire che la Gigafactory, realizzata dalla joint venture ACC, a regime porterà occupazione a circa 2.000 persone e quindi potenzialmente sarà in grado di riassorbire tutti i lavoratori attualmente impegnati nelle produzioni di motori e di cambi. Ma il percorso purtroppo sarà lungo e per sua natura dovrà coinvolgere sia i Ministeri competenti sia la joint venture ACC, che come noto è formata dalla stessa Stellantis, da Total e da Mercedes”.
“Inizia un delicato confronto sindacale – concludono Ficco e Guida – che ha quattro obiettivi: assicurare formalmente che ACC dia occupazione a tutti i lavoratori attualmente impiegati a Termoli, prima di cercare le professionalità sul mercato; riconoscere continuità contrattuale, salariale e normativa nel passaggio da Stellantis ad ACC; garantire gli ammortizzatori sociali necessari per preservate l’occupazione nella fase di passaggio dalle vecchie alle nuove produzioni; definire congrui trattamenti di trasferta e forme di sostegno al reddito durante il periodo rispettivamente di formazione all’estero e di scarico di lavoro. Per quanto concerne l’indotto, potrebbe essere necessario un confronto con ACC specifico anche in sede regionale”.
Ufficio Stampa Uilm