Congresso Uilm Firenze; Palombella (Uilm): “Gkn e Bekaert simbolo di un territorio che deve ricominciare a preservare il suo patrimonio industriale”

“Con oltre 40mila metalmeccanici e circa 2mila imprese Firenze è un territorio importante per il settore. Nell’ultimo anno la vertenza Gkn con i suoi 400 lavoratori coinvolti è diventata uno dei simboli della mancanza di visione e di politica industriale in Italia e ci ha messi davanti al problema della transizione ecologica che colpirà soprattutto il settore dell’automotive. Nell’ultimo incontro al Mise ci aspettavamo la presentazione di nuovi investitori e maggiori dettagli sui tempi e modalità della reindustrializzazione, ma così non è stat. Abbiamo forti preoccupazioni per la scadenza a breve della Cig e ci aspettiamo un’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni locali e nazionali per risolvere questa importante vertenza e dare una prospettiva occupazionale a tutti i lavoratori”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.

“Altra vertenza simbolo di questo territorio è quella della Bekaert, recentemente è stato sottoscritto da sindacati, enti datoriali e istituzioni un protocollo che favorisce il ricollocamento dei lavoratori con la ricollocazione delle competenze, che vanno certamente salvaguardate perché sono un grande patrimonio di tutti”.

“Alla Leonardo di Campi Bisenzio, dopo la presentazione del piano industriale aspettiamo dall’azienda di conoscere le reali ricadute in investimenti e sviluppo nel sito di eccellenza fiorentino. Inoltre, lanciamo un grido d’allarme per bloccare l’emorragia inarrestabile di risorse e di conoscenza affinché il sito di Campi Bisenzio possa continuare a essere un vero centro di eccellenza”.

“Nel territorio fiorentino ci sono anche aziende che stanno avendo buoni risultati, anche grazie agli investimenti messi in campo per diversificare la produzione e l’ingresso in altri settori di applicazione come nel caso di Nuovo Pignone oppure la crescita nel settore rinnovabili nella zona di Valdarno. Firenze deve mantenere il suo patrimonio industriale, innovando e sviluppando in nuovi  settori centrali nella transizione ecologica. Ma tutto questo deve essere preceduto dalla risoluzione definitiva delle vertenze come Gkn e Bekaert”.