“Dopo una lunga azione di pressione da parte nostra, finalmente il Governo ha iniziato ad adottare provvedimenti che accompagnano la transizione energetica nel comparto automotive, prima con la sigla dell’accordo per la costruzione della gigafactory a Termoli e poi con il varo di incentivi per le auto meno inquinanti. Speriamo però che le politiche possano diventare più ragionate e strutturali, magari anche grazie al confronto con le parti sociali, poiché quello dell’auto è il primo settore industriale italiano e sta attraversando una trasformazione epocale. Inoltre sta diventando urgentissima la creazione di una Agenzia degli approvvigionamenti, per fronteggiare una crisi che sta pesantemente interferendo con la produzione”. Lo dichiarano Rocco Palombella, segreterio generale Uilm, e Gianluca Ficco, segreterio nazionale Uilm responsabile del settore auto.
“Al Governo – spiegano Palombella e Ficco – abbiamo chiesto in questi mesi una politica industriale nel settore automotive paragonabile a quella degli altri grandi Stati europei, che accompagni la transizione energetica sia varando incentivi al consumo strutturali e coerenti con la normativa europea sulle emissioni, sia utilizzando i fondi del PNRR per supportare le necessarie riconversioni industriali, sia definendo ammortizzatori sociali specifici a tutela dell’occupazione. A inizio anno abbiamo avanzato la richiesta di intraprendere un confronto di merito non solo con Fim e Fiom, ma anche con Federmeccanica: siamo convinti difatti che lavoratori ed industriali oggi possano essere uniti nella difesa dell’interesse nazionale. Stiamo finalmente ricevendo dal Governo qualche segnale di attenzione, ma purtroppo abbiamo ancora la sensazione di trovarci dinanzi ad azioni estemporanee piuttosto che ad un piano organico”.
“Nel frattempo si sta aggravando – concludono Palombella e Ficco – la crisi degli approvvigionamenti, che sta colpendo con particolare durezza l’automotive a causa della carenza di microchip, ma che in verità ha una portata più generale. Per questo chiediamo la creazione di una Agenzia degli approvvigionamenti, che innanzitutto ci aiuti a focalizzare le esigenze e le carenze produttive e che quindi riesca a sostenere l’industria nazionale”.