“In un territorio come Pisa che conta 9mila metalmeccanici, con poche grandi aziende come Piaggio e Vitesco e principalmente piccole e medie imprese, non registriamo particolari criticità né ricorso alla cassa integrazione per problemi legati al caro energia. Il nodo critico è l’approvvigionamento di materie prime, ma è una questione nazionale”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.
“In Piaggio – spiega il leader dei metalmeccanici della Uil – ci sono state 50 stabilizzazioni a tempo indeterminato grazie a un accordo che abbiamo firmato con l’azienda e a settembre e ci sarà una nuova trattativa per chiederne di nuove. Il Gruppo ha venduto nel mondo 450mila veicoli a due ruote, in aumento del 16,9% rispetto al 2020. Questo marchio resta sicuramente una realtà importante per l’Italia. A gennaio partirà anche la trattativa per il rinnovo dell’integrativo e la Uilm chiederà aumenti del premio di risultato, una verifica della riforma dell’inquadramento e delle declaratorie, e una verifica del lavoro delle commissioni sulla salute e sicurezza”.
“Per quanto riguarda la Vitesco – aggiunge – si tratta di un’azienda con 35 anni di storia nella produzione di elettro iniettori per motori a benzina che ora guarda al futuro scommettendo sui motori elettrici, grazie anche a un accordo siglato a giugno 2020 con la Regione Toscana. La tematica della transizione ecologica è cruciale, ci aspettiamo che venga governata dalla politica proprio per aiutare le aziende che scommettono sul futuro”.
“Il momento che stiamo vivendo – conclude Palombella – è emblematico per la concomitanza di tanti fattori come la pandemia e la guerra. Da mesi chiediamo un confronto ai Ministri competenti. Il sindacato c’è, ma la politica sembra restare in attesa. Tutti dobbiamo assumerci la responsabilità di compiere delle scelte, noi siamo pronti”.