Leonardo Divisione Elettronica: gli obiettivi di crescita non cancellano le perplessità

Ieri a Roma presso la sede UIR si è tenuto il secondo incontro della Divisione Elettronica di Leonardo.

Le segreterie nazionali unitamente ai territori ed alle Rsu hanno incontrato la Direzione HR di Leonardo che insieme al vertice della Divisione Elettronica hanno condiviso le linee guida che caratterizzano il piano di ottimizzazione della Divisione annunciato nell’incontro dello scorso 14 marzo.

Abbiamo tutti potuto ascoltare che il Gruppo Leonardo con questa operazione intende concentrare le proprie energie per puntare ad un incremento importante del business in un contesto sempre più connotato dalle iniziative e da programmi di sviluppo europei. Leonardo, e il nostro Paese non possono restare ai margini di questa partita, anzi, questa è l’opportunità per rientrare con ruolo adeguato anche in progetti inizialmente snobbati.

Questa consapevolezza e questi obiettivi dichiarati sono completati da un piano di investimenti che supera il miliardo di € in cinque anni. Già da sola questa cifra evidenzia l’ambizione di questo piano.

Aver preso coscienza che si dovesse investire è stato un passaggio fondamentale, la consapevolezza che il tempo non sia una variabile indipendente è un altro acceleratore del percorso che se ignorato potrebbe pregiudicare i risultati.

Ancora una volta però ciò che stride con la positività del contesto generale è la volontà di seguire un percorso che prevede la cancellazione di siti importanti che nel tempo hanno creato valore e sono stati protagonisti nella fase di rimappatura operativa della ex Selex-ES che consentì la ripartenza di tutto il settore della Elettronica.

La questione non è solo industriale ma investe anche il ruolo che un’azienda come Leonardo svolge sul territorio dove insiste, la capacità di generare valore aggiunto e costituire polo di aggregazione e sviluppo di una filiera produttiva e questo elemento non può essere ignorato.

Questo deve diventare il tema rilevante di cui discutere e la politica dovrà prendere posizione.

I 1.300 lavoratori coinvolti da questa operazione aspettano risposte che tengano conto dell’impatto che questi cambiamenti produrranno sulle loro vite.

La fase di confronto sarà fondamentale per arrivare ad una soluzione condivisa fra le parti che è l’unica possibilità  per dare reale valore a questo progetto di crescita della Divisione Elettronica e la Uilm ad ogni livello non si sottrarrà a questo percorso verso il futuro.

Uilm Nazionale