Il 3 febbraio scorso, si è tenuto negli uffici romani dell’azienda l’incontro fra le OO.SS nazionali, e la delegazione aziendale della Hitachi, il primo incontro del nuovo Osservatorio Strategico, così come definito nell’accordo che ha segnato i trattamenti economico normativi di integrazione.
La riunione è stata proficua poiché è servita a far emergere con chiarezza il contesto generale nel quale la Hitach Rail STS si confronta con i competitors, ed è servita sicuramente per rompere quel clima di eccessiva preoccupazione che si stava generando e che era stato alimentato da una serie di inciampi legati a gare non vinte!
La fotografia che ci è stata rappresentata ha ancora una volta messo in evidenza il contributo ed il valore del lavoro svolto dai circa 4000 lavoratori che operano in Italia che insieme al management hanno rimarcato la centralità del nostro Paese per il gruppo Hitachi, e questa centralità produttiva ricomprende tutti i siti che insistono in Italia, nessuno escluso.
Nonostante il contesto ancora di difficoltà generale emergere una fotografia aziendale che evidenzia alcuni punti di forza sui quali si fondano le basi di una crescita prospettica:
· Quello che poteva rappresentare un anno di difficoltà importante è servito concentrarsi sulla operazione di integrazione societaria e su un altro obiettivo molto importante, anzi fondamentale per il consolidamento e lo sviluppo del business, rendere strutturale la sinergia fra le LOB, Rolling Stock, OS&Maintenance e S&Turnkey.
· Gli ordini di tutte le LOB, a partire proprio dalla Rolling Stock segnano un avanzamento in linea o anche superiori agli obiettivi di budget attesi, e la chiusura dell’anno fiscale in marzo potrà evidenziare questo trend, e in quel frangente potremo commentare i dati ufficiali.
· La continuità progettuale è testimoniata dal piano di sviluppo che non solo punta sulla valorizzazione del segmento dell’alta velocità con l’obiettivo di rilasciare un prodotto full Hitachi nel corso del 2023 con cui sostenere il piano di crescita ma anche sul versante del trasporto Regionale e Intercity con soluzioni che rispondano alle esigenze di innovazione e potenziamento infrastrutturale del traporto su rotaia nel nostro Paese.
· Un percorso chiaro di approccio al mercato che dovrà necessariamente contemplare la graduale penetrazione verso quei paesi europei che possono rappresentare il naturale sbocco per prodotti e servizi che si ha il vantaggio di poter offrire con governo totale a 360°.
Non solo punti di forza nella disamina effettuata ma anche diverse aree di miglioramento che dovranno costituire l’occasione per recuperare profittabilità agendo strutturalmente sia sul recupero di efficienza che sulla stabilità dei Costi a finire dei progetti ma anche nella redazione dei preventivi per i nuovi contratti.
La Uilm Nazionale insieme al Coordinamento Nazionale e alle Segreterie Territoriali interessate, ritiene che questo concetto apparentemente astratto debba diventare il paradigma immediato da declinare all’interno della Organizzazione Aziendale che durante il percorso di integrazione societaria si è distratta da alcuni obiettivi.
· Ottimizzazione delle fonti d’acquisto
· Aumento della Digitalizzazione delle fabbriche
· Ridisegno dei processi
· Riduzione dei Costi Totali di gestione
Questi sono solo alcuni dei punti che riteniamo si debbano affrontare per restituire vigore alle tante professionalità presenti all’interno, che oggi più che mai hanno bisogno di azioni concrete.
Il modello organizzativo, sulla carta perfetto, per funzionare correttamente ha bisogno di una scossa che dia una accelerazione ai cambiamenti pianificati e diventi anche il motore di una necessaria azione di lobbing verso le istituzioni che si troveranno a gestire ed a canalizzare i fondi che arriveranno dal PNRR. Se non si avrà il coraggio di decidere rapidamente si corre il rischio di veder vanificato il lavoro fatto fin qui, e i lavoratori non lo accetteranno passivamente.