“Esprimo subito la mia solidarietà ai lavoratori dell’ex Embraco che proprio oggi sono in sciopero a Roma per reclamare attenzione da parte di un Governo sempre più sordo al grido di allarme dei lavoratori. La vicenda Embraco è emblematica e purtroppo non è l’unica. Quando si pensa a Torino e al Piemonte si pensa inevitabilmente al settore dell’auto, che oggi soffre sia per la mancanza di semiconduttori che per il passaggio all’elettrificazione. Da tempo abbiamo chiesto al Governo un tavolo serio e di confronto che serva a trovare soluzioni reali sulla gestione della transizione ecologica stabilendone tempi e modalità. In generale, Anfia stima in 60mila i posti a rischio nel settore della componentistica entro il 2035, di questi circa 5mila già oggi e noi non possiamo restare a guardare”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, al Consiglio regionale Uilm Piemonte.
“Per quanto riguarda Stellantis – continua – il Piemonte annovera un prezioso patrimonio di competenze professionali che andrà salvaguardato e arricchito affinché possa affrontare le sfide della elettrificazione e della guida autonoma. Ci auguriamo che il progetto battery hub concentrerà sulle nuove tecnologie le competenze ingegneristiche torinesi investendo sulle batterie. A marzo nel piano industriale ci aspettiamo impegni ulteriori e che Tavares dica in modo esplicito cosa rappresenta l’Italia in Stellantis”.
“Anche in realtà come CnhI e Iveco – aggiunge Palombella – registriamo qualche richiesta di cassa integrazione anche se il mancato spinoff ha portato a una riorganizzazione aziendale che ha consentito, in alcuni casi, l’assunzione di nuove figure professionali”.
“Purtroppo, la crisi del settore aereo civile sta avendo ripercussioni significative sui due stabilimenti Avio Aero di Rivalta e Borgaretto, che occupano rispettivamente 2mila e 200 lavoratori. L’azienda ricorre ai contratti di solidarietà con percentuali che, in alcuni reparti, raggiungono il 25%. Vigileremo sulle previsioni produttive relative al 2022 che verranno comunicate dall’azienda a gennaio e faremo la nostra parte”.
“Lear e Primotex, a Grugliasco, Villar Perosa e Avigliana, soffrono la mono-committenza Stellantis, centinaia di lavoratori rischiano di diventare esuberi e noi non lo permetteremo. Anche Skf – dice Palombella – nello stabilimento di Airasca, legato al settottore dell’auto, ricorre agli ammortizzatori sociali per 350 lavoratori su 500 fino al prossimo 23 dicembre. Non c’è dubbio quindi che il settore risulta a oggi essere il più compito da alcuni processi che ormai non possiamo più arrestare. Il 10 dicembre l’Italia ha deciso lo stop alle immatricolazioni di auto a motore endotermico entro il 2035 e per i furgoni e veicoli commerciali entro il 2040. Questo potrebbe comportare un rischio enorme in termini di perdita occupazionale. Il nostro compito diventa quindi fondamentale sia nei confronti del Governo che di Stellantis affinché si faccia il possibile per una Transizione che solo gestita bene potrà essere giusta”.
“Domani – conclude il Segretario generale Uilm – saremo in piazza insieme alla Uil per partecipare allo sciopero generale sulla Legge di Bilancio e portare la nostra voce. La politica ha bisogno di ascoltare le parti sociali sia sui temi confederali che su quelli industriali. Un Paese come il nostro deve progettare un futuro salvaguardando il patrimonio industriale”.