Acciaierie d’Italia; Palombella (Uilm): “Dieci anni un’eternità, iniziamo subito discussione per un piano credibile”

“Continuiamo a ricevere piani o progetti di aggiornamento, l’ultimo a luglio, mentre la situazione dell’industria siderurgica è in continuo cambiamento. Noi dobbiamo provare a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Un piano di dieci anni come quello che ci è stato a grandi linee accennato, di cui quindi non conosciamo i dettagli, è una eternità e la situazione impiantistica intanto è disastrosa, gli impianti si fermano e i lavoratori vengono messi continuamente a rischio”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, a margine dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico su Acciaierie d’Italia.

“Il tema che ho posto al tavolo è innanzitutto capire se noi vogliamo che ci sia una giusta transizione verso la decarbonizzazione – spiega Palombella – perché è chiaro che su questo siamo tutti d’accordo, ma la decarbonizzazione non si fa in un giorno. L’insidia non è la magistratura – continua – perché con questo trend gli impianti si fermeranno prima, questa è la verità. L’industria siderurgica ha bisogno di investimenti continui”.

“Al momento – dice il leader dei metalmeccanici della Uil – abbiamo migliaia di lavoratori in cassa integrazione, le ditte terze non vengono pagate e i lavoratori di Ilva in As non sono stati neanche considerati. Siamo in grado di assicurare un futuro a questi lavoratori? Quando iniziamo? L’unica certezza ce la può dare il rifacimento dell’altoforno 5, con tecnologie innovative a zero impatto ambientale come previsto dall’unico accordo sindacale del 6 settembre 2018, altrimenti diciamoci con chiarezza che possiamo già passare al piano b”.

“E per quanto riguarda il dissequestro – aggiunge Palombella – occorre fare gli investimenti necessari affinché ciò avvenga, diversamente è chiaro che il giudizio della magistratura sarà negativo. Ma dobbiamo fare quello che tocca a noi per arrivare a quell’appuntamento con un piano credibile. Il messaggio di speranza di Bernabè è positivo – conclude – ora inizia un confronto per discutere e approvare un piano che deve davvero tutelare ambiente e occupazione”.

Ufficio stampa Uilm