Whirlpool, Ficco-Accurso (Uilm): “Presentato finalmente progetto per fabbrica di Napoli; azienda non licenzi e consenta confronto serio”

“Durante l’incontro di oggi al MiSe, presieduto dal Ministro Giorgetti e del viceministro Todde, Invitalia ha finalmente presentato un piano per il sito di Napoli”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore elettrodomestici, e Antonello Accurso, segretario della Uilm Campania durante la sospensiva dell’incontro con la multinazionale presso il Ministero dello Sviluppo economico.

“Il piano, secondo Invitalia, è stato elaborato sulle direttrici di sviluppo tracciate con il PNRR – spiegano Ficco e Accurso – e punta sulla costituzione di un polo della mobilità sostenibile, a partire dalle filiere già presenti in Campania dell’auto e del trasporto su rotaia. Invitalia ha precisato che sta lavorando a costituire un consorzio di imprese specializzate in ambito industriali differenti e sono stati individuati i primi aderenti, con 5 iniziative e 87 milioni di investimento stimati: produzione e assemblaggio di sedili per automotive, ferroviario e navale; impianto pilota per l’industrializzazione di fuel cell per la mobilità; sviluppo di progetti per l’evoluzione tecnologica delle PMI della filiera della mobilità; servizi di ingegneria per la mobilità; testing di materiali specificamente per l’auto motive e per il ferroviario”.

“Come sindacato – concludono Ficco e Accurso – chiediamo preliminarmente di conoscere il nome degli imprenditori coinvolti, prima di esprimere qualsiasi giudizio. È difatti essenziale che si tratti di imprenditori veri, di industriali, che abbiano credibilità, capitali e conoscenza del settore. Poi naturalmente dovremo approfondire i modi e i tempi di avvio del progetto, nonché le modalità di assunzione di tutti i lavoratori”.
“A Whirlpool stiamo chiedendo – concludono Ficco e Accurso – di non procedere con i licenziamenti e di consentire un confronto serio. Infine crediamo che sia giusto che la multinazionale paghi un prezzo per la terribile idea di chiudere Napoli, e che lo paghi ai lavoratori”.

Ufficio Stampa Uilm