“La formazione rappresenta uno strumento fondamentale per accrescere il patrimonio professionale e culturale all’interno delle aziende. La pandemia ha accelerato la necessità di recuperare un differenziale esistente all’interno del nostro sistema industriale e poi tra l’Italia e gli altri Paesi europei. Oggi presentiamo un progetto concreto su un tema strategico e di vitale importanza per il futuro occupazionale e produttivo del nostro Paese”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, nel suo intervento presso il CNEL durante l’evento di presentazione delle linea guida di DigitalMEC, il progetto di Alfabetizzazione Digitale rivolto ai lavoratori dell’industria metalmeccanica e della installazione di impianti sviluppato da Federmeccanica, Assistal, Fim, Fiom e Uilm, in attuazione del CCNL 5 febbraio 2021.
“Secondo alcuni studi il 30% della forza lavoro, in Italia, nei prossimi anni sarà impegnato a svolgere lavori legati all’utilizzo di tecnologie digitali o all’economia circolare – evidenzia Palombella – Nelle piccole e medie imprese la digitalizzazione fa registrare ritardi più marcati: circa la metà non sono digitalizzate, mentre il 60% delle microimprese non ha sviluppato nessuna tecnologia digitale. Questi dati si riflettono anche nel settore metalmeccanico”.
“La transizione digitale nelle aziende è una delle grandi sfide di politica industriale europea, insieme alla transizione ambientale. Per questo motivo – ha ribadito il Leader dei metalmeccanici della Uil – quello di oggi è solo l’inizio di un percorso e da questa esperienza sicuramente positiva ci impegniamo a dare seguito e a organizzare altri moduli formativi legati a Industria 4.0, sull’introduzione di tecnologia additiva”.
Ufficio stampa Uilm