Nell’incontro sindacale avuto oggi in remoto al Mise, alla presenza della Vice Ministro A. Todde, del responsabile dell’ area crisi Dott. Annibaletti, del Dott. Civitillo amministratore delegato del gruppo Seri, delle segreterie nazionali e territoriali di Caserta di Fim Fiom Uilm e delle Rsu Seri e Whirpool di Carinaro si è fatto il punto sui progetti di reindustrializzazioni definiti dall’accordo Whirlpool dall’ottobre 2018 sottoscritto al Mise, che prevede in due fasi il rinserimento lavorativo di 200 dipendenti Whirlpool del Sito di Carinaro.
Ad oggi, dopo tre anni dall’accordo, solo 75 persone hanno trovato ricollocazione, nel compendio industriale di Seri 1.
Sullo stabilimento il Dott. Civitillo ha comunicato che l’azienda ha ordini per saturare la produzione nei prossimi tre anni e dovranno aumentare l’organico di 24 unità. Abbiamo chiesto, nel rispetto dell’accordo del 2018, che le candidature siano raccolte tra i dipendenti Whirlpool di Carinaro.
Sul progetto GigaFactory Seri 2, che avrà una capacità produttiva di batterie al litio stimata tra i 7 e gli 8 GWh/anno, ancora non abbiamo ricevuto conferma della sua realizzazione e del conseguente impiego di circa 500 persone entro il 2023. Infatti il Dott. Civitillo ha sottolineato che la piena realizzazione del progetto, presentatoci lo scorso gennaio, è condizionato da quanto sarà assegnato dalla Mise nell’ambito delle risorse destinate ai progetti IPCEI (progetti di Comune Interesse Europeo). Il decreto ministeriale dello 7 luglio 2021 stabilisce criteri di ripartizione di 1,7 miliardi di euro di risorse stanziate nel Fondo IPCEI. La Commissione Europea ha già approvato in data 9 dicembre 2019 il sostegno al progetto Seri “Gigafactory” per un valore complessivo di 505 milioni di euro.
Fim-Fiom-Uilm alla luce degli aggiornamenti avuti in questo incontro ritengono ancora insoddisfacenti le azioni compiute per la ricollocazione dei 200 lavoratori Whirlpool del sito di Carinaro. Riconoscono che le premesse industriali e occupazionali dei progetti presentati contengo presupposti positivi in termini di processo industriale e occupazione, ma debbono altresì constatare che ad oggi solo una parte dei 200 lavoratori hanno trovato una ricollocazione lavorativa, scontando anche un forte ritardo nell’avvio della produzione.
Sarà richiesta a fine settembre un nuovo incontro al Mise in cui chiederemo anche la presenza di Whirlpool firmataria dell’accordo di reindustrializzazione.
Uffici stampa Fim Fiom Uilm