…..Sottoscritto un mini accordo di esodo incentivato per sfruttare l’ultima finestra consentita dal Decreto Sostegni entro il 30 giugno
Alle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori in tutti i siti produttivi di ES Italia per la presentazione, discussione e votazione della ipotesi di accordo
Raggiunta ipotesi di accordo Lavoro Agile
Il 5 giugno è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo sul Lavoro Agile tra ES Italia e le Rappresentanze Sindacali FIOM FIM e UILM.
Alle Assemblee di prossima convocazione la presentazione, discussione e votazione sulla ipotesi di accordo che vi invitiamo a leggere con attenzione
Sono trascorsi circa 8 mesi da quando il 3 novembre del 2020 fu approvata dalle lavoratrici e dai lavoratori di ES Italia la piattaforma rivendicativa che presentammo su questo tema.
È stato un periodo che ci ha visto, come Coordinamento Nazionale delle RSU ES Italia e come Organizzazioni Sindacali, costantemente impegnati in questo confronto negoziale.
Uno scontro di visioni
È stato un percorso niente affatto semplice e lineare, nel quale non poche volte abbiamo dovuto manifestare una irriducibile resistenza, al limite della rottura, per riuscire ad affermare in questo accordo elementi collettivi di tutela e di certezza per le lavoratrici e i lavoratori di ES Italia in materia di Lavoro Agile.
Anche per questa trattativa condotta in ES Italia, così come per quelle già svolte o in svolgimento in tante altre aziende del settore ICT, si è manifestata una contrapposizione che non era riducibile alla mera trattativa su questo o su quell’elemento negoziale. Questa contrapposizione era fondata su diverse visioni per le quali, a fronte di una riorganizzazione materiale del processo produttivo e dei tempi di vita, si rimetteva in gioco l’intero orizzonte della certezza dei diritti e delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori aprendo nuovi fronti di rischio sulle condizioni sociali e sul benessere degli stessi.
Da un lato si è vista una impresa, e con essa una intera Corporate, che convertitesi sulla strada di Damasco al nuovo verbo dello smart working, ricercavano un doppio obiettivo: primo recuperare marginalità economiche con l’occasione della dematerializzazione dei luoghi di lavoro e secondo, inalberando il vessillo della liberazione del dipendente dal giogo di norme vetuste, ricercare nuovi margini di deregolamentazione e flessibilità della prestazione lavorativa.
Di contro per le Organizzazioni Sindacali e la Rappresentanza delle RSU pur in un contesto di profonda riorganizzazione materiale del processo produttivo ponevano la necessità da un lato di ricondurre questo contesto nell’alveo delle norme collettive che ne sanciscono le modalità e le tutele, dall’altro intendevano regolarne le nuove opportunità in un quadro di monitoraggio e controllo verso una gestione aziendale che potrebbe dimostrarsi inadeguata in termini professionali e culturali prima ancora che materiali.
Vigenza ipotesi di accordo
L’accordo entrerà in vigore quando cesseranno le norme emergenziali sul Lavoro Agile che per intenderci sono quelle che oggi consentono alle imprese di comandare i/le dipendenti a lavorare a casa in assenza della sottoscrizione degli accordi individuali previsti dalla legge del 2017. In tempo utile prima che torni in vigore la legislazione ordinaria, ad oggi sono da definirsi i termini temporali precisi, l’azienda dovrà sottoscrivere con il dipendente che ne ha intenzione un accordo individuale di Lavoro Agile (anche via mail) che non potrà prescindere da quanto sottoscritto da questa ipotesi di accordo collettivo. Ricordiamo che l’adesione al lavoro Agile è volontaria e il/la dipendente può in qualsiasi momento richiederne la sottoscrizione qualora non l’abbia fatto nella fase iniziale, così come può recedere dall’accordo, sono previsti infatti i termini di recesso sia da parte dell’ azienda che del/della dipendente.
L’unico elemento che sarà vigente a prescindere dallo sviluppo delle norme emergenziali o legislative è l’applicazione del Trattamento Economico a partire dal 1 ottobre con l’incremento del Ticket Restaurant di € 1,00 per ogni giornata lavorata
Aspetti salienti dell’ipotesi di accordo
Alleghiamo i testi dell’ipotesi di accordo su Lavoro Agile e sull’adeguamento dell’accordo Roma – Pomezia. Cosi come ci eravamo proposti con la piattaforma rivendicativa abbiamo negoziato un ampio ventaglio di questioni. Ne daremo dettagliata illustrazione nelle assemblee. Tra esse in via sommaria possiamo indicare le questioni della Salute e Sicurezza, il diritto alla disconnessione, le percentuali al 40%, 60% o 80% con cui concordare il telelavoro, la fascia oraria abituale in cui prestare la propria attività lavorativa, i termini di flessibilità della gestione del regimi di Lavoro Agile, il trattamento economico e non ultimo i diritti sindacali.
Accordo di Pomezia solo per la popolazione romana
Per quanti aderiscano al regime di Lavoro Agile il mantenimento dei 5 euro di sede disagiata per Pomezia indipendentemente dalla sede operativa e sospensione del “corridoio”. Mantenimento integrale accordo Roma Pomezia per quanti non aderiscono al lavoro agile. Questa ipotesi di accordo è sottoposta alla valutazione dei soli lavoratori di Pomezia.
In merito alla questione della Salute e Sicurezza in regime di Lavoro Agile riteniamo utile che le colleghe e i colleghi compilino in modo attento e sincero la survey inviata dal Servizio Sanitario di ES Italia al fine di consentire una corretta valutazione delle necessità ergonomiche delle vostre condizioni di lavoro, valutando gli aspetti muscoloscheletrici e di illuminazione e di visibilità della vostra attuale postazione di lavoro. |
- Accordo Esodo Incentivato
Alla fine di giugno scadono i termini che consentono di sottoscrivere accordi di esodo incentivato dalle imprese senza procedere alle norme previste dalla legislazione sui licenziamenti collettivi.
In ES Italia, sia con l’accordo ultimo di gennaio – marzo 2021, sia con quello precedente di settembre – dicembre 2020, sono stati diversi i casi per i quali l’azienda aveva respinto le richieste di adesione all’esodo. Diniego che non poteva giustificare con la situazione individuale dei richiedenti. Per consentire di recuperare queste situazioni, o eventualmente accoglierne altre che potrebbero essere emerse si è sottoscritto un accordo di esodo per 20 addetti per tutto il territorio nazionale.
È un accordo senza lista o listini, con cui si riconduce l’azienda ad adottare l’unico criterio accettabile, quello della vera volontarietà. È un accordo piatto che si rivolge solo a quanti manifestino la volontarietà alla adesione.
Con questo spirito HR di ES Italia lo ha presentato, con questo spirito le Rappresentanze Sindacali vi hanno aderito e sono pronte a monitorarne l’attuazione.
Quindi lo diciamo con grande chiarezza: le linee aziendali non hanno alcun titolo per pensare di fare chiamate o pressioni per presentare questa “grande opportunità”.
Siamo pronti a manifestare la nostra contrarietà anche in maniera ferma e molto diretta.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Coordinamento RSU ES Italia– DXC Technology