Ex Ilva; Palombella (Uilm): “Dopo pesanti condanne, accelerare su transizione e futuro ecosostenibile”

“Questa sentenza con pesanti condanne penali deve rappresentare la fine di un’epoca, fatta di inquinamento, di conflitto tra salute e lavoro, tra cittadini e lavoratori. Deve essere quindi l’inizio di una nuova fase con una forte accelerazione della transizione ecologica e una produzione ecosostenibile che riporti un equilibrio tra fabbrica e città. Oggi è stato stabilito, ancora una volta, che uno stabilimento così grande e importante per l’intero Paese non può essere lasciato in mani private senza alcun controllo da parte dello Stato che, al contrario, deve garantire contemporaneamente il rispetto della salute e il lavoro”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.

“Dopo questa sentenza lo Stato è di fronte ad un’unica strada: investimenti corposi, anche grazie ai fondi europei, per anticipare i tempi della transizione ecologica del più grande sito siderurgico europeo, verso una produzione ecosostenibile, abbattendo le emissioni delle fonti inquinanti, salvaguardando l’ambiente, l’occupazione e un asset strategico per il nostro Paese” sottolinea il leader Uilm.

“Non è più rimandabile – aggiunge – un intervento diretto dello Stato nel controllo della maggioranza di Acciaierie d’Italia. Per questo chiediamo al Governo di indicare una direzione chiara, di dirci come immagina il futuro del sito e della città di Taranto, quali progetti concreti vuole mettere in campo e con quali tempistiche. Da Taranto dipende anche il futuro di tutti gli altri stabilimenti del Gruppo”.

“Dopo nove anni dal sequestro degli impianti, è arrivato il momento delle scelte definitive da parte dello Stato – conclude – Non è più il tempo di rimandare decisioni che da troppi anni i lavoratori e i cittadini di Taranto attendono”.