Oggi i lavoratori di ACC e di Embraco hanno manifestato al Ministero dello Sviluppo economico per chiedere al Governo di riassumere il progetto Italcomp e di agire con la massima urgenza per scongiurare gli imminenti licenziamenti alla Embraco di Torino e la interruzione della produzione alla ACC di Belluno per problemi di liquidità.
Il viceministro Alessandra Todde, che da qualche giorno ha avuto le deleghe a seguire le vertenze, ha ricevuto una delegazione delle segreterie nazionali e delle rappresentanze dei lavoratori. Ha assicurato la sua intenzione di proseguire con la ricerca di una soluzione industriale e ha dichiarato la disponibilità di ammortizzatori sociali consecutivi anche per Embraco, a patto naturalmente che il curatore fallimentare ne faccia richiesta. Questi sono gli argomenti più urgenti, insieme alla necessità di assicurare adeguata liquidità ad ACC, che saranno discussi nel prossimo contro già fissato per venerdì 23.
Come sindacato chiediamo al curatore fallimentare di Embraco di interrompere immediatamente la procedura di licenziamenti, di inoltrare domanda di cassa integrazione al Ministero del Lavoro e di sbloccare l’utilizzo del fondo a suo tempo costituito da Embraco a beneficio dei lavoratori. Per quanto riguarda invece il Governo, speriamo che l’incontro di oggi dimostri un rinnovato interessamento da parte del Ministero dello Sviluppo economico dopo un lungo periodo di inerzia e di passaggio di consegne che ha messo gravemente a repentaglio il futuro dei lavoratori sia di Belluno sia di Torino. Infine ci aspettiamo a breve l’approvazione degli emendamenti in discussione in Parlamento a sostegno della liquidità per l’ACC di Belluno e la costituzione di ItalComp.
Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm