Si è conclusa ieri, dopo due mesi dal suo avvio, la consultazione certificata dei lavoratori e delle lavoratrici che ha approvato l’Ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl sottoscritto da Fim-Fiom-Uilm e Federmeccanica-Assistal il 5 febbraio scorso.
Migliaia sono state le assemblee svolte nei luoghi di lavoro, in presenza e da remoto, sempre garantendo il distanziamento personale e la sicurezza dei lavoratori; una straordinaria prova di democrazia della categoria in una fase del paese caratterizzata dagli effetti della pandemia e dalla crisi economica e sociale.
La Commissione elettorale nazionale Fim-Fiom-Uilm ha oggi reso noti i dati della consultazione certificata che ha approvato il testo contrattuale sottoscritto nel febbraio scorso.
In particolare, il numero delle aziende nelle quali si sono svolte le assemblee è risultato pari a 6.538 per un totale di 704.394 dipendenti.
Hanno votato 374.392 lavoratori e lavoratrici (pari al 63,61% dei 588.602 presenti nei giorni della consultazione), i voti favorevoli sono stati 351.366 (pari al 95,23%), 22.000 i contrari (pari al 4,77%), le schede bianche sono state 4.312 e quelle nulle 1.105.
Per il Segretario generale Fim-Cisl Roberto Benaglia, “con oggi si è conclusa una stagione, intensa e importante, di assemblee molto partecipate, con le lavoratrici e lavoratori metalmeccanici, nonostante le difficili condizioni dettate dalla pandemia.
Nei piazzali, nelle mense, nei reparti aperti, ovunque mantenendo al massimo il livello di sicurezza, abbiamo illustrato i contenuti di un contratto nazionale per far comprendere ai lavoratori la portata innovativa del Contratto. Quello che conta è che le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici abbiano recepito e apprezzato questo rinnovo contrattuale come segnale di fiducia, cambiamento, innovazione e valorizzazione del lavoro.
È stato un rinnovo importante, fatto in uno dei momenti più difficili degli ultimi decenni, che ha messo in campo tutta la forza del sindacato e della contrattazione, il tutto senza contraccolpi o soluzioni al ribasso, nonostante la situazione.
Adesso questo sforzo continuerà; i lavoratori ci hanno chiesto massima attenzione al tema del lavoro e della sua difesa in questo momento di forte preoccupazione. Una preoccupazione che raccogliamo e facciamo nostra, perché, a partire dalle risorse del Recovery plan e dalla gestione delle crisi, dobbiamo ridare sicurezza sociale ai metalmeccanici, assieme a una grande volontà delle Rsu e dei nostri delegati di governare i tanti elementi innovativi che il contratto nazionale ha oggi messo in campo.”
La Segretaria generale della Fiom-Cgil, Francesca Re David, ha così commentato l’esito del voto: “c’è stata un’ampia partecipazione al voto, con un consenso all’accordo sul Ccnl superiore al 95% che certifica l’apprezzamento da parte delle lavoratrici e dei lavoratori verso un’intesa che aumenta il salario e i minimi contrattuali, estende e qualifica i diritti, valorizza il lavoro industriale e il ruolo svolto dai metalmeccanici anche durante la pandemia.
Ora è necessario rilanciare il lavoro industriale, trovare soluzioni positive alle tante crisi aziendali e di settore, utilizzare le ingenti risorse pubbliche messe a disposizione dal Recovery Fund per investire sull’innovazione e la ricerca, sulla transizione ecologica, per riformare gli ammortizzatori sociali e difendere l’occupazione, per sostenere i redditi dei lavoratori e delle loro famiglie.
Su questi temi intendiamo sfidare il governo Draghi e le controparti datoriali per dare risposte concrete ai problemi dei lavoratori metalmeccanici e dell’insieme del paese.”
E per Il Segretario generale della Uilm-Uil, Rocco Palombella, “oggi finalmente il contratto dei metalmeccanici inizia concretamente a vivere, grazie all’approvazione quasi unanime, che ha superato il 95%, di migliaia di lavoratori che hanno partecipato prima alle assemblee in presenza, e poi al referendum.
In questi due mesi abbiamo registrato una grande voglia di tornare a partecipare, per testimoniare il gradimento sull’ipotesi del rinnovo contrattuale, e a confrontarci dal vivo nonostante le difficoltà legate alla cassa integrazione e allo smart-working. Abbiamo così valorizzato strumenti di democrazia importanti come le assemblee e il referendum, che da sempre caratterizzano la storia della nostra categoria.
Il risultato di oggi conferma che i lavoratori metalmeccanici hanno premiato lo sforzo che ci ha portato a ottenere quello che senza dubbio è il miglior contratto degli ultimi anni e ora, forti del rinnovo contrattuale, siamo pronti a contribuire alla ripresa industriale del nostro Paese.
Oggi tutti i lavoratori delle realtà produttive italiane ci incoraggiano per il lavoro svolto e lanciano un messaggio di fiducia per un futuro dove la categoria continuerà a giocare un ruolo da protagonista”.
Uffici stampa Fim, Fiom e Uilm nazionali