L’attesa autorizzazione prevista per lo scorso 22 dicembre della Commissione europea per il sostegno finanziario al Progetto industriale ItalComp non è arrivata. La Commissione ha richiesto altri chiarimenti del progetto e procrastina la decisione per autorizzare gli aiuti di stato di 150 giorni.
Visto questo incomprensibile rallentamento della Commissione europea, che da più di sei mesi analizza il progetto, occorre ora una immediata accelerata da parte del Governo e del Ministro Stefano Patuanelli, in particolare, per la costituzione della società ItalComp, che come già illustrato in più tavoli ministeriali dalla Sottosegretaria Alessandra Todde, avrà per il 70% capitale pubblico (49% Invitalia e il resto Veneto Sviluppo e FinPiemonte) e 30% privato.
Il progetto industriale ItalComp poggia sul recupero e rafforzamento produttivo della Wanbao ACC di Mel (BL). In un incontro avuto con le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm martedì 5 gennaio il commissario straordinario Maurizio Castro ha sottolineato come i presupposti produttivi positivi, visti le conferme di oltre i 2,2 milioni di compressori per il 2021, saranno vanificati in pochi giorni se non arriveranno 7 milioni di euro dalle banche per finanziare la liquidità necessaria ad evadere gli ordini del primo trimestre 2021.
Chiediamo un incontro urgente al Ministro Patuanelli per conoscere in che tempi intende dar vita alla costituzione di ItalComp, Polo integrato del compressore italiano, coinvolgendo i 300 dipendenti di ACC di Mel e i 400 dell’Ex Embraco di Riva di Chieri.
Le segreterie di Fim Fiom Uilm territoriali di Belluno e Torino hanno fatto richiesta ai rispettivi Prefetti per un incontro con l’obiettivo di sostenere anche dal territorio l’intervento urgente del Mise.
Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm Nazionali