Il 29 settembre, in videoconferenza, si è tenuto l’incontro fra OO.SS. nazionali Fiom Uilm, il Coordinamento nazionale RSU CBRE, le strutture territoriali e la direzione aziendale CBRE.
La delegazione aziendale, rappresentata da Andrea Consolini, Elena Moretti e Federico Di Dorotea, ha dichiarato, dopo una breve introduzione, che la riorganizzazione in atto nel gruppo non avrà riflessi sull’Italia ma prevederà esclusivamente una diversa attribuzione di responsabilità del management.
L’azienda ha dichiarato di essere impegnata nel recupero del volume d’affari, perso a causa della pandemia, anche attraverso l’offerta di servizi a minor valore aggiunto (es. sanificazione); il core business resterà quello delle manutenzioni e dei servizi per la gestione degli edifici. CBRE prevede una ripresa degli investimenti sugli impianti nell’ultimo trimestre dell’anno.
La direzione aziendale ha rappresentato un quadro complessivo sufficientemente stabile delle attività e dei contratti nel prossimo futuro; si attende, in particolare, l’esito del rinnovo del contratto con MPS (Padova); in ogni caso l’occupazione potrà essere garantita dalle altre attività presenti sul territorio.
Sulla base delle dichiarazioni aziendali, il coordinamento nazionale ha sollecitato l’azienda ad aprire il confronto per una revisione degli accordi integrativi (a partire dall’istituto della reperibilità, trasferta, buono pasto e indennità turno) per uniformare, in prospettiva, i riconoscimenti economici dei lavoratori CBRE che, allo stato attuale, vedono una differenziazione fra le diverse sedi e/o territori anche in virtù di passate acquisizioni o cambi appalti.
La direzione aziendale si è resa disponibile al confronto, previa analisi dei trattamenti attualmente applicati, a partire dal prossimo incontro pianificato per il prossimo 12 novembre.
Fiom e Uilm nazionali