“Accogliamo con favore la volontà del Ministero dello Sviluppo economico di un impegno pubblico diretto per risolvere le crisi della ex Embraco e della Wanbao ACC, entrambe realtà del settore dei compressori per frigoriferi colpite dalla crisi, ma chiediamo un tavolo unico con la partecipazione delle Regioni interessate che approfondisca piano industriale e investimenti necessari”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore degli elettrodomestici al termine dell’incontro dedicato oggi a Torino alla vertenza della ex Embraco.
“Il progetto del MiSe – spiega Ficco – prevede l’ingresso di Invialia, insieme a imprenditori privati, nell’azionariato di una nuova società che dovrebbe rilevare sia la ex Embraco, la cui prima opera di reindustrializzazione è miseramente fallita, sia la Wanbao ACC, attualmente in amministrazione straordinaria dopo una fase di proprietà cinese. È un progetto ambizioso e attesta uno sforzo autentico da parte del Governo, ma proprio per questo richiede un piano industriale molto solido e investimenti cospicui. L’intenzione è quella di allocare nello stabilimento bellunese ACC di Mel la produzione di compressori e nella ex Embraco di Torino quella di motori per gli stessi compressori, nonché di altri prodotti ancora da definire. Confidiamo che Whirlpool, controllante di quella che era l’Embraco, possa supportare il progetto in modo molto significativo”.
“Abbiamo appreso che un incontro analogo a quello odierno verrà convocato presto anche a Belluno, ma subito dopo chiediamo – conclude Ficco – che si tenga un confronto al Ministero, con la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori di entrambe le realtà coinvolte e delle Regioni Piemonte e Veneto, il cui apporto è stato e sarà sempre più importante. Al di là dei colori politici, serve una proficua collaborazione istituzionale per salvare i circa settecento lavoratori complessivamente coinvolti”.