Ast; Gambardella (Uilm): “I lavoratori di Terni non possono pagare difficoltà Thyssenkrupp, ora intervenga Governo”

 

“Le dichiarazioni dell’AD di Thyssenkrupp, Martina Mertz, confermano le nostre preoccupazioni sul futuro di Acciai Speciali Terni che da anni denunciamo anche nelle sedi istituzionali. Le difficoltà finanziarie della multinazionale tedesca non possono essere pagate dai lavoratori del sito ternano che in questi anni hanno già pagato un prezzo altissimo in termini occupazionali e sociali. Vorremmo ricordare ai responsabili di Thyssenkrupp che AST Terni, con i suoi attuali 2350 addetti, ha già dimostrato, dopo la passata ristrutturazione aziendale e con l’attuale gestione, di essere un centro di eccellenza a livello europeo nella produzione di acciaio inox e di rappresentare un business profittevole chiudendo, a partire dal 2016, sempre con bilanci positivi, con oltre 200 milioni di utili complessivi dal 2016 al 2019, andando a ripianare anche i debiti della multinazionale”. Lo dichiara Guglielmo Gambardella, Coordinatore nazionale Uilm del settore siderurgico.

“Il Governo intervenga sui vertici della multinazionale tedesca – conclude – per assicurarsi che eventuali iniziative future di partnership o di vendita siano finalizzate ad una valorizzazione del sito ternano che rappresenta un asset strategico per il sistema manifatturiero del nostro Paese e per l’economia umbra”.