“Non firmeremo nessun accordo che preveda la cassa integrazione per migliaia di lavoratori. La decisione dell’azienda è arrivata come una bomba a orologeria, poche ore dopo il rigetto dell’istanza dei commissari straordinari da parte del Giudice di Taranto. Potevano aspettare e valutare meglio tutte le soluzioni praticabili per ovviare alla chiusura dell’altoforno 2, invece hanno deciso di strumentalizzare la decisione giudiziaria per continuare e accelerare la loro decisione di arrivare alla fermata dello stabilimento di Taranto, scongiurata solamente dalle indagini delle Procure di Milano e Taranto”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, durante il suo intervento a Tgcom 24 prima dell’incontro previsto al Mise.
“Le azioni di Mittal – dichiara il leader Uilm – vanno sanzionate sotto ogni punto di vista: economico, penale ma anche di responsabilità sociale dell’azienda. Non si può consentire la prosecuzione di questa campagna di terrorismo psicologico contro i lavoratori”.
“ArcelorMittal – continua – sta continuando a dettare le condizioni al Governo e questo non può essere tollerato. Finora il Governo ci ha lasciato fuori dal negoziato che sta avendo con la multinazionale”.
“Tra poco – conclude – il Governo ci presenterà il piano al Mise, che deve prevedere zero esuberi e nessun ammortizzatore sociale, garanzie sugli investimenti ambientali e sulla continuità produttiva”.
Ufficio stampa Uilm