Electrolux: oltre 300 milioni di investimenti attestano che siamo riusciti a preservare la presenza degli stabilimenti in Italia, ma restano gravi criticità difficoltà a Solaro

Dopo le ultime acquisizioni nelle Marche e in Emilia, Electrolux conta in Italia sette fabbriche e sei centri ricerca, con 5.600 dipendenti; ma per il così detto Professional, localizzato a Pordenone, è in corso uno spin off, che lo porterà dal primo gennaio ad essere una realtà autonoma sia pure conservando l’attuale impianto di contrattazione collettiva.

I volumi produttivi si sono attestati a 4.095.000 pezzi annui e nel 2021 sono previsti a 4.180.000, con Porcia e Susegana stabili, Forlì e Cerreto in crescita, Solaro purtroppo ancora in difficoltà. Gli investimenti complessivi in Italia, pari a 97,5 milioni di euro nel 2019, passeranno a 107,2 milioni nel 2020, cifra senza precedenti nel nostro Paese, e 99,3 milioni nel 2021. Quanto invece alle condizioni di contesto il mercato europeo cresce moderatamente, ma con dinamiche molto differenziate fra i vari Paesi, con l’Italia in particolare che è sostanzialmente stabile.

A Forlì proseguiranno investimenti di 10 milioni annui circa, con l’obiettivo di consolidare le ottime performance fino a ora conseguite.
A Cerreto cresceranno i volumi produttivi, passando dai 60.000 cappe del 2019 a 70.000 nel 2020 e a 100.000 pezzi nel 2021; gli investimenti saranno tenuti sui 2 milioni annui.
Per Susegana viene confermato il piano di investimenti di 130 milioni di euro definito nell’accordo sindacale del 19 giugno 2019.
A Porcia proseguiranno notevoli investimenti, concentrati soprattutto sul prodotto, che nel complesso passeranno dai 15,5 milioni di euro del 2019 a 28 milioni nel 2020 e a 14,7 nel 2021.
A Solaro purtroppo perdurano gravi criticata, ma proseguiranno gli investimenti necessari a cercare il rilancio, con una cifra nel triennio 2020-2022 di oltre 56 milioni di euro, in buona parte concertata sulla nuova piattaforma di lavastoviglie. I volumi sono previsti a 550.000 pezzi nel 2020 e prevedibilmente saliranno molto gradualmente a 610.000 nel 2021. . Per Solaro dovremo chiedere una proroga degli ammortizzatori sociali sulla base della normativa che, un anno fa su nostra richiesta, ha modificato il famigerato Jobs Act, consentendo di derogare ai termini draconiani inizialmente previsti per la concessione della cassa integrazione e della solidarietà.

Infine l’annunciato piano di riorganizzazione globale degli staff non coinvolgerà sostanzialmente l’Italia se non per pochissime unità, il che dovrebbe permettere di affrontare i problemi con uscite finalizzate alla pensione e con la ricollocazione in altre postazioni lavorative.

Il quadro complessivo esposto oggi dalla Direzione aziendale conferma che il lavoro sindacale svolto dal 2014 a oggi, con dure lotte e accordi sofferti, è servito a salvare gli stabilimenti e a consolidare l’occupazione.

Come sindacato è quindi arrivato il momento non solo di continuare a lavorare per la salvaguardia occupazionale, ma anche di provare ad aprire una discussione per il rinnovo del contratto integrativo di gruppo, scaduto da troppo tempo. Chiederemo a Electrolux e al Professional, nonostante lo spin off, di iniziare un confronto unitario per ottenere il giusto riconoscimento economico per i risultati conseguiti in questi anni anche grazie ai sacrifici e alla professionalità dei lavoratori.

UILM NAZIONALE