Si è svolto nella giornata di lunedì 2 settembre presso la sede di Assolombarda un incontro tra la direzione Abb e il Coordinamento Abb Fim Fiom Uilm per fare il punto della situazione rispetto al progetto di riorganizzazione del gruppo meglio definito come Abb OS.
Progetto che l’azienda ha avviato già da tempo e che ha visto una comunicazione alle OO.SS. verso la fine di luglio, prevedendo già allora una successiva comunicazione alla luce dei percorsi e delle iniziative che l’azienda stava portando a compimento.
Un progetto, quello definito come Abb OS, conseguentemente alla decisione di superare la precedente struttura organizzativa – basata sulla presenza di divisioni – e di giungere ad un modello basato su quattro aree di business, eliminando nei fatti molte funzioni centrali e/o di staff.
Una riorganizzazione che per quanto riguarda l’Italia ha visto e vede coinvolti circa 200 dipendenti.
Nell’incontro odierno Abb ha comunicato di essere riuscita a ricollocare la maggior parte dei lavoratori coinvolti in varie funzioni aziendali, ma nello stesso tempo, la necessità di avviare una procedura di licenziamenti collettivi per 11 impiegati e 2 Quadri, oltre a 2 figure dirigenziali.
Esuberi che nella totalità fanno riferimento alla sede di Sesto San Giovanni.
Come Coordinamento abbiamo espresso la nostra contrarietà non solo rispetto alla dichiarazione di ulteriori esuberi, ma anche rispetto al diverso modo con cui Abb intende procedere rispetto al passato.
Modalità in cui le parti hanno sempre discusso e cercato soluzioni prima di una formalizzazione dei licenziamenti previsti.
Un cambiamento che il Coordinamento Fim Fiom Uilm ha giudicato negativamente.
Inoltre, ci pare davvero incomprensibile come Abb di fronte a questa riorganizzazione decida di aprire una procedura di licenziamenti collettivi per sole 13 unità, di cui 4/5 prossimi al pensionamento, dopo averne ricollocato quasi 200 e per di più con delle posizioni di job posting aperte.
Alla luce di questa decisione aziendale, abbiamo deciso di chiudere il confronto in attesa di ricevere la procedura di mobilità che verrà avviata a livello territoriale, e in quella sede si definiranno le modalità con cui avviare il confronto.
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