Dopo le assemblee svolte questa settimana nei siti coinvolti dal piano di riorganizzazione annunciato da Wärtsilä Italia di Genova e Trieste, il 25 luglio scorso il Coordinamento sindacale nazionale e la direzione aziendale, hanno siglato l’accordo a chiusura della procedura prevista dalla legge 223/91. L’accordo, che riduce le eccedenze annunciate dall’azienda da 40 a 32 lavoratori, prevede come unico criterio la non opposizione (volontarietà) del lavoratore alla risoluzione del rapporto di lavoro, insieme ad incentivi economici per i lavoratori che durante la permanenza in naspi matureranno il diritto alla pensione o per esodi volontari.
Nelle assemblee con le lavoratrici e lavoratori, sono emerse preoccupazioni e criticità rispetto alla situazione generale, lavorativa, occupazionale e sulle prospettive del gruppo, preoccupazioni già denunciate in questi mesi dalle organizzazioni sindacali e dalle RSU nel corso del confronto con l’azienda. Per dare continuità all’iniziativa sindacale e per valutare il percorso e le azioni da porre in campo è stato convocato per il giorno 25 settembre 2019 il Coordinamento nazionale del gruppo Wärtsilä Italia. Inoltre le parti hanno convenuto di fissare il prossimo 10 ottobre 2019 un incontro per proseguire la discussione e affrontare le criticità emerse in assemblea.
Infine, la direzione aziendale e il Coordinamento nazionale hanno siglato un accordo sulla sanità integrativa. L’accordo prevede che, a partire dal 1 settembre 2019 con decorrenza 1 gennaio 2020, i lavoratori del gruppo possano scegliere, su base volontaria, l’adesione e le relative prestazioni al fondo contrattuale mètaSalute in alternativa a quelle previste dal fondo AON.
Nei prossimi giorni saranno indicate le modalità di adesione delle lavoratrici e lavoratori rispetto agli accordi sottoscritti.
Fim, Fiom, Uilm Nazionali
Il coordinamento Rsu Wärtsilä