Leonardo Il Contesto, Il Percorso ed il Contratto Integrativo

Siamo a fine anno ed è il momento per fare un bilancio dei mesi trascorsi e per prepararsi ad affrontare con buoni propositi e giuste strategie l’anno che a breve inizierà. Quello trascorso per Leonardo è stato un anno intenso, iniziato con il varo del piano industriale presentato dall’AD e finalizzato all’obiettivo di una “crescita sostenibile”.

Il rilancio commerciale più volte auspicato è iniziato con la creazione di una Direzione  commerciale che è stata in grado di restituire vigore e prospettive di crescita e, a partire dalla Divisione Elicotteri, i risultati sono iniziati ad arrivare. Questo percorso di riassetto organizzativo passato anche per un ridisegno dei processi di acquisto, centralizzati in LGS, è proseguito con la ridefinizione di un nuovo perimetro di attività nel settore della Elettronica della Difesa e Sicurezza e con la costituzione di una Divisione Cyber Security. Ora si prosegua rapidamente con lo stesso modello ricomponendo anche il comparto Aeronautico che costituisce uno degli asset importanti di Leonardo, separato forse sull’onda di una scellerata idea di alienazione che fortunatamente non è stata perseguita.

La Uilm nazionale, che a più riprese aveva sottolineato le criticità generate da un modello organizzativo che invece di ottimizzare aveva incrementato le interfaccia con i clienti e alimentato la separazione tra i lavoratori, valuta positivamente la costituzione della Divisione Electronics che, sommando al proprio interno omogeneità di business, ne consentirà uno sviluppo prospettico ancor più integrato. Sulla scorta della esperienza Selex-ES di recente memoria, bisognerà fare attenzione a non ripetere gli stessi errori e marciare rapidamente al varo di una struttura realmente integrata e che sia in grado di valorizzare le numerose competenze presenti in azienda. Si è atteso troppo prima di procedere a questo riequilibrio e per misurare il danno subito basta prendere ad esempio il terreno perso dalla LoB TCS all’epoca artificiosamente scorporata dal suo naturale alveo di business dove industrialmente aveva senso che restasse.

Resta irrisolto, vistoso e spesso lacerante il tema della Divisione Virtuale dei Centralizzati, più volte segnalato su cui troppo poco è stato fatto fin’ora.

La Divisione Cyber, sarà la Start-Up all’interno di Leonardo e dovrà essere sostenuta nel segno di una crescita sostenibile per riuscire a cogliere ogni opportunità in un mercato che

già oggi vale circa 160 mld di €. Occorre un piano di sviluppo ed adeguati investimenti.

L’acquisizione di Vitrociset è cosa quasi fatta e sarà fondamentale conoscere la mission che Leonardo vorrà assegnare a questa azienda anche in considerazione del ventilato scorporo delle attività dello Spazio per le quali già oggi è forte la collaborazione con il gruppo Leonardo. Non ci appassiona l’idea che debba restare intangibile e fuori dagli schemi organizzativi e produttivi di Leonardo anzi riteniamo che poter contare sulla infrastruttura, anche commerciale di Leonardo potrà consentire alla Vitrociset di colmare più rapidamente il disagio originato da un cartello “Vendesi” troppo a lungo esposto.

Quello che la Uilm chiede è che si torni a valorizzare le competenze interne riportando al centro dell’azienda i lavoratori, limitando, così come fatto in Leonardo, il ricorso a eccessive forniture esterne.

Per la Divisione Aerostrutture occorre creare le condizioni per assicurare prospettive produttive ai siti di Pomigliano D’Arco, Nola, Foggia e Grottaglie garantendo adeguati carichi di lavoro, in particolare per quest’ultimo, dopo la fase di efficientamento realizzata; è necessario assicurare investimenti e sviluppo del programma ATR, ponendo opportuna attenzione all’organizzazione societaria ed alla rete commerciale della partneship con Airbus.

Ci attendiamo maggior impegno nello sviluppo commerciale per la Divisione Velivoli ed il conseguimento di importanti risultati a breve soprattutto per i prodotti proprietari su cui si è tanto investito in progettazione, sviluppo e produzione, a Venegono, Torino e Caselle; inoltre riteniamo strategica, per salvaguardare le professionalità acquisite dai lavoratori somministrati impegnati in tutto il gruppo, la prosecuzione della loro stabilizzazione in Leonardo, in particolare nel sito di Cameri in cui si necessita un riequilibrio della forza lavoro fra quella già dipendente Leonardo e quella delle agenzie.

Il programma Comac ripropone, a nostro avviso, la necessità dell’integrazione dell’Ingegneria fra Aerostrutture e Velivoli, con piena valorizzazione dei laboratori e degli enti di ricerca e sviluppo.

Per lo Spazio, riteniamo che l’alleanza con i francesi possa e debba rappresentare una grande opportunità di sviluppo e crescita, se gestita con una governance equilibrata fra Leonardo e Thales, in un mercato in costante espansione.

In Leonardo i temi da trattare sono numerosi e densi di opportunità, anche in virtù di alleanze produttive con altri paesi e riguardano settori diversi ma tutti questi temi hanno in comune lo stesso paradigma, a nostro avviso vincolante, la volontà di riconoscere le Organizzazioni Sindacali che rappresentano i lavoratori, veri attori protagonisti di questa “crescita sostenibile” e quindi da coinvolgere costruttivamente nella definizione di percorsi industriali, ridisegnando anche lo stesso modello di relazioni industriali valorizzandone tutti i ruoli della filiera.

In questo contesto e a valle dei coordinamenti svolti nei giorni scorsi  con i delegati Uilm  delle varie Divisioni, riteniamo che si debba avviare il percorso che porterà al rinnovo del Contratto Integrativo Leonardo valorizzando le differenze interne oggi presenti nei vari settori, procedendo per omogeneità di business nell’ambito dei quali potrà essere più agevole individuare soluzioni e concentrarsi quindi su quei capitoli che presenti nel vecchio integrativo, fino ad oggi sono rimasti sospesi ma rappresentano una vera infrastruttura di sostegno alla crescita aziendale.

La priorità, emersa dalle riunioni svolte nei diversi incontri di Divisione, è quella di ristabilire un adeguato livello di Relazioni Industriali, in particolare quello “decentrato”, che assicuri una costante informazione, fra azienda ed Organizzazioni e Rappresentanze sindacali, ed confronto finalizzato all’individuazione delle criticità ed alle relative soluzioni e nei tempi adeguati.

Chiediamo di fissare rapidamente, al rientro dalle festività, un incontro con l’AD per affrontare costruttivamente tutti i temi e conoscere alla luce dei cambiamenti organizzativi  avvenuti ed in fieri, quali siano le linee guida per il biennio 2019-2020 che assicurino gli investimenti necessari per la crescita industriale ed occupazionale di Leonardo .

                                                                                         Uilm Nazionale