“Abbiamo raggiunto oggi un’ipotesi di accordo con Whirlpool sul piano industriale dei prossimi anni, grazie al ritorno in Italia della produzione di lava-asciuga e alla disponibilità del Governo a prorogare gli ammortizzatori sociali”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile dei settori auto ed elettrodomestici, al termine della trattativa svoltasi oggi presso il Ministero dello Sviluppo economico, aperta dal Vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio.
“Nonostante le oggettive forti difficoltà – spiega Ficco – sul versante dei volumi produttivi più bassi delle aspettative, con l’accordo siglato oggi ciascun stabilimento italiano avrà una missione specifica: si scongiura così il rischio di ottocento esuberi. Gli stabilimenti di Cassinetta (Varese), dove peraltro si sta discutendo di come costruire un percorso di stabilizzazione dei precari, e Melano (Ancona) conservano le attuali produzioni, ma sono previsti nuovi lanci di prodotto e quindi volumi in ripresa; Siena sarà sostenuta nella attuale produzione di congelatori con una strategia commerciale molto aggressiva, che privilegerà i volumi a costo di ridurre i prezzi e che mirerà ad acquisire anche contratti di produzione in conto terzi; Napoli diverrà il polo di produzione delle lavatrici alto di gamma, ricevendo anche modelli oggi assemblati a Comunanza; Comunanza (Ascoli) diventerà l’unico produttore di lava-asciuga e lavatrici ad incasso, ricevendo da stabilimenti esteri produzioni sufficienti a compensare i trasferimenti verso la Campania; Caserta conserverà le sue attività logistiche, ma dovrebbe ridurre gli esuberi grazie a due potenziali investitori interessati a reindustrializzare la parte di sito attualmente inutilizzata; per quanto concerne infine gli staff, sono confermati gli attuali centri direzionali e di ricerca, qualificando le relative funzioni e impiegando job posting e rotazione per evitare gli esuberi”.
“Per arrivare all’accordo di oggi è stata decisiva la disponibilità del Governo a prorogare gli ammortizzatori sociali oltre il termine del 31 dicembre posto dal d.lgs. 148/2015, limite che più volte nel corso degli ultimi due anni abbiamo denunciato come capestro e assolutamente da rimuovere. Il fatto inoltre che la disponibilità del Governo sia stata condizionata al miglioramento del piano industriale e al raggiungimento di un accordo sindacale ci ha aiutato a ottenere da Whirlpool un piano con investimenti totali in Italia per 250 milioni di euro nel triennio 2019-2021, il rientro di alcune produzioni dall’estero, nonché condizioni di gestione degli attuali potenziali esuberi più eque possibili. L’utilizzo degli ammortizzatori sociali, nelle fabbriche come negli uffici, sarà difatti improntato al criterio della rotazione fra i lavoratori e c’è l’impegno a ridiscutere gli incentivi all’esodo volontario incentivato. Nei prossimi giorni si terranno le assemblee per le consultazioni dei lavoratori”.