I metalmeccanici, il contratto, la boxe e la comunicazione di Antonello Di Mario


RASSEGNA STAMPA
Uilm Nazionale

 

I metalmeccanici, il contratto, la boxe e la comunicazione di Antonello Di Mario

Giovedì 11 maggio alle ore 16.30 sarà presentato presso la sede Uil di via Lucullo a Roma “L’ultimo contratto. Diario metalmeccanico” di Antonello Di Mario (Tullio Pironti Editore). Anticipiamo l’introduzione al libro firmata da Antonella Baccaro, Caporedattore centrale del Corriere della Sera

Chi ha avuto l’avventura di occuparsi della cronaca economica degli ultimi quindici anni, può dire di aver vissuto, nella sua drammaticità, uno dei periodi storici più interessanti e coinvolgenti da raccontare. Sono cambiati gli scenari, gli equilibri e le prospettive dell’intero pianeta, sono mutati le piattaforme e gli strumenti della comunicazione. Nulla è come prima e, spesso, niente è come sembra. In un mondo in cui le “false informazioni” rischiano ogni giorno di condizionare l’opinione pubblica fuorviandone le valutazioni, per un giornalista è quanto mai importante scegliere i migliori interlocutori per farsi un’idea della realtà e riuscire a metterla a disposizione del lettore.

Ho conosciuto Antonello Di Mario nel 2001, proprio quando, da responsabile dell’Ufficio stampa della Uilm, ha cominciato a seguire i contratti dei metalmeccanici, come tutt’ora fa ormai da decano. Ero agli esordi anch’io, quindici anni fa, nella redazione economica del Corriere della Sera di Roma, dopo circa otto anni passati a farmi le ossa a Milano. Proprio in quell’anno la Fiom, per la prima volta, iniziò a non firmare più i contratti, entrando in un isolamento che ha rotto solo pochi mesi fa. Ci voleva tempo e pazienza allora, dopo un negoziato contrattuale, per spiegare a noi giornalisti, i dettagli di quel che era accaduto insieme ai contenuti tecnici. Una liturgia complessa per addetti ai lavori che andava interpretata più per il “non detto” che per quanto veniva dichiarato davanti alla selva di taccuini e telecamere che si affollavano alla fine di ogni incontro.

Non credo di sbagliare se ricordo la mia prima interlocuzione con Antonello Di Mario come un incontro di boxe, condensato in uno solo round, con un finale a sorpresa: una cordiale stretta di mano e la sensazione, da parte mia, di aver trovato un interlocutore straordinario. Senza mai venire meno agli obblighi del suo ruolo, Antonello si è rivelato subito capace di andare oltre le dinamiche del singolo evento, per offrire una lettura dei fatti più complessiva e consistente, proprio quella che si ritrova nelle cronache quotidiane di questo libro. Molto presto non ho più potuto fare a meno della “versione Di Mario” che, nel tempo, con l’avvento dei social, ha assunto all’occorrenza l’agilità e la sintesi di un tweet.
Intanto il mondo è cambiato: l’attenzione riservata dai media alle vicende economiche è diventata sempre più veloce e selettiva: i lunghi rituali delle trattative, ad esempio, non sono più oggetto di notizia. Occorre stare al passo, e non è sempre facile per un comunicatore individuare il varco da penetrare per conquistare visibilità. Serve essere informati, aggiornati, vigili, taglienti (nel senso di “scolpire” la notizia prima di comunicarla). In questo la “versione Di Mario” ha dimostrato di tenere il passo coi tempi e, talvolta, di riuscire a precederli.

Al netto della sensazione di stare sul ring… ormai un evergreen.

Ufficio Stampa Uilm
Roma, 05 maggio 2017