Perché Alitalia-Etihad preferisce Bombardier ad Atr Leonardo/Airbus) per i velivoli regionali? – dichiarazione di Giovanni Contento ripresa dal portale ‘Formiche.net’

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Uilm Nazionale

Perché Alitalia-Etihad preferisce Bombardier ad Atr Leonardo/Airbus) per i velivoli regionali?

L’intervento di Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm che si rivolge al governo Renzi e ai vertici del gruppo Leonardo

Siamo fortemente preoccupati della propensione di Alitalia, attualmente controllata dal gruppo Etihad, di voler rammodernare la flotta dei velivoli regionali che operano in subfornitura per Alitalia nei settori di corta  e media distanza, accantonando il prodotto europeo ATR e prediligendo i velivoli del produttore canadese Bombardier.

La questione, a nostro parere, deve essere portata all’attenzione dei vertici del governo italiano e che rappresenta l’azionista di maggioranza della parte italiana presente nel consorzio italo-francese ATR, partecipato rispettivamente dalle società Leonardo e Airbus.

La preferenza utile ai velivoli regionali della società svizzera Darwin, anch’essa controllata dal gruppo degli Emirati arabi (che operano in subfornitura per Alitalia), ricadrebbe sul  ‘Bombardier Dash 8 serie 400’, noto anche come Q400 a discapito dei velivoli ‘ATR72-600’ di nuova generazione che vengono costruiti tra Pomigliano e Tolosa.

Va ribadito che il confronto tra i due aeromobili per capacità, costi di acquisto,manutenzione e consumi volge a favore del prodotto italo-francese. Infatti, lo “ATR72-600” a nostro giudizio è migliore dell’aereo canadese: costa e consuma di meno (il velivolo canadese consuma circa il 45% in più, secondo gli addetti ai lavori); inoltre, gode tuttora del servizio di manutenzione presso l’Alitalia stessa. I due aerei suddetti hanno entrambi motorizzazione turboprop (a elica), capacità di trasporto equivalente (tra i 70 e i 78 passeggeri); adibiti per rotte corte ove la velocità dei jet non serve.

Alitalia sarà chiamata ad aumentare la subfornitura per dare almeno 10-15 aeromobili alla società Darwin. Di fronte a una eventuale decisione a favore della scelta extraeuropea, segnaliamo la ricaduta in termini di capacità produttiva e occupazionale dell’industria aeronautica italiana. Stiamo facendo esplicito riferimento alle aree della Campania e della Puglia dove, tra gli stabilimenti di Nola, Pomigliano e Foggia, si producono parti e si assemblano le fusoliere e gli impennaggi, poi spediti a Tolosa per il montaggio dei motori e l’allestimento della linea finale. Il problema si pone anche dal punto di vista manutentivo, perché il Dash8-Q400 della Bombardier non riceverebbe le consuete manutenzioni in Italia, ma in Germania dove esistono le basi prescelte a tal scopo.

Il nostro governo deve chiedere chiarezza su questa operazione e prendere pozione mentre i vertici del gruppo Leonardo dovrebbero mostrare meno timidezza e farsi sentire per il ruolo che hanno nel consorzio Atr.

Ufficio Stampa Uilm
Roma, 9 settembre 2016